AGI - "Quarant'anni or sono moriva Enrico Berlinguer, personalità politica stimata e popolare, capace di scelte coraggiose, che hanno rafforzato le basi della Repubblica e consolidato la crescita democratica del Paese". Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Berlinguer è stato leader del movimento comunista italiano in un decennio particolarmente difficile che lo vide impegnato a difendere la Costituzione e la vita democratica da attacchi eversivi e dagli assalti del terrorismo".
"L'assillo della pace e della cooperazione internazionale lo condusse a proporre percorsi e scelte sempre più autonomi, nell'interesse del popolo" ha sottolineato ancora il capo dello Stato - e ha aggiunto - Il suo contributo, ideale e culturale, ha concorso ad associare i lavoratori che si riconoscevano nel PCI a quel cammino di integrazione europea che l'Italia è stata capace di percorrere da protagonista".
Il ricordo della Camera dei deputati
Nella giornata di oggi anche l'aula della Camera ha ricordato il leader scomparso a Padova dopo giorni di agonia.
"Berlinguer ha lasciato un segno profondo nella storia politica repubblicana", ha sottolineato il presidente di Montecitorio, Lorenzo Fontana, prima dell'avvio del dibattito. Presenti in tribuna le figlie. L'emiciclo ha reso omaggio all'ex parlamentare con un lungo applauso.
"La morte colse Enrico Berlinguer nel pieno della campagna elettorale in vista delle imminenti elezioni europee. Il Paese veniva cosi' privato all'improvviso di uno dei protagonisti delle vicende politiche italiane del secondo dopoguerra cui avrebbe potuto contribuire ancora a lungo. Una figura che senza dubbio ha lasciato un segno profondo nella storia dell'Italia repubblicana. Alle figlie Bianca e Laura, qui presenti in tribuna, giunga dunque il saluto sentito e affettuoso dell'Assemblea".
"L'11 giugno di 40 anni fa moriva a Padova il segretario nazionale del Partito Comunista Italiano, onorevole Enrico Berlinguer. Nato a Sassari il 25 maggio 1922, si avvicino' molto presto alla politica, aderendo nell'estate del 1943 al Partito Comunista impegnato attivamente nella lotta al nazifascismo. Negli anni successivi, ancora molto giovane, entro' a far parte della direzione del suo partito. Dopo aver ricoperto importanti incarichi politici anche a livello internazionale, fu nominato Vicesegretario nel 1969 e Segretario nel 1972. Eletto per la prima volta alla Camera nel 1968, fu deputato nel corso di cinque legislature - dalla quinta alla nona - durante le quali fu componente della Commissione affari esteri ed emigrazione", ha ricordato Fontana in Aula.
"In un periodo storico molto difficile per l'Italia, scossa dal terrorismo e dalla crisi economica, l'onorevole Berlinguer comprese la necessità di inaugurare una nuova stagione politica. Un rinnovamento profondo, fondato sul dialogo e la reciproca comprensione, sempre nel rispetto del pluralismo ideologico. Egli prospetto' un grande "compromesso storico" fra tutte le forze democratiche chiamate a collaborare in uno spirito di solidarietà, per dare concreta risposta ai problemi del Paese. In questo contesto, il suo progetto rappresento' il primo passo verso una nuova stagione del sistema politico italiano. Berlinguer va ricordato anche per la sua visione legata all'evoluzione della Comunità Europea, che affidava ai popoli la possibilità di elaborare politiche comuni e sovranazionali per meglio tutelare gli interessi dei rispettivi Paesi, e per la sua capacità di difendere i valori della democrazia nei vari contesti in cui si è trovato a intervenire", ha concluso il presidente della Camera.