AGI - Antonio Decaro assicura: "Sto studiando". Il candidato del Partito Democratico e' impegnato nella campagna elettorale per le europee del 8 e 9 giugno come candidato nella circoscrizione Sud. "Finalmente in Europa sentiranno la voce del Sud". Si', ma in quale dialetto? Nello spot che il sindaco di Bari lancia in queste ore sui social network lo si vede alle prese con severi insegnanti di Calabria, Puglia, Campania e Abruzzo che cercano di impartirgli i rudimenti dei dialetti locali.
Qualche problema con la 't' aspirata di "suppressata", certo. L'insegnante di Napoletano lo redarguisce, "Anto', nunn'e' cos' proprio". Ma anche con il 'suo' pugliese le difficolta' non mancano: "Incurtimm' le distanze" tra l'Europa e i comuni non e' "Accurtiam'" le distanze. Con l'esercizio, pero', le cose migliorano e l'insegnante di Abruzzese riconosce: "Frechete! Tu ti sti 'mbegnann". Ovvero, "accidenti se ti stai impegnando".
A dispetto delle difficolta' con i dialetti e le lingue del Sud, la prova attoriale di Decaro e' promossa dagli utenti del web: "Un candidato del PD che fa una campagna comunicativa non cringe? C'e' speranza per l'opposizione", si legge a commento del video. "Viene quasi voglia di votarlo", sottolinea un utente che, evidentemente, non e' un fan della prima ora del sindaco. D'altra parte, Decaro non e' nuovo a queste performance. Era il 2019 quando, ricandidato sindaco di Bari, per convincere gli elettori della necessita' di non interrompere l'esperienza di governo della citta', mise in scena una carrellata di situazioni lasciate a meta': dal barbiere che lasciava mezza faccia insaponata al cliente, alla vecchina lasciata dal giovane volenteroso a meta' delle strisce pedonali fra le auto che sfrecciano, per arrivare alla bambina che spegne solo la meta' delle candeline sulla torta. A spegnere l'altra meta' ci pensa lui, Decaro, che dice: "Io non sopporto le cose lasciate a meta'".