AGI - Due gli appuntamenti del Consiglio dei ministri prima della data delle Europee: il 20 maggio dovrebbero arrivare quattro decreti, poi nella riunione successiva, convocata per il 29, è atteso, tra i vari provvedimenti, il disegno di legge sulla separazione delle carriere. Lunedì prossimo all'ordine del giorno potrebbe figurare il 'salva-casa' annunciato da Salvini ("l'obiettivo - ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture - è sanare tutte quelle piccole irregolarità interne che ci sono nelle quattro mura di milioni di italiani"), una legge di delegazione europea, un provvedimento sull'istruzione che potrebbe essere accorpato a quello sullo sport che mira a costituire un ente autonomo per il controllo dei bilanci ("un ente terzo come quello che nel controllo del doping, ossia il Nado", ha osservato il ministro Abodi) e misure su nuove assunzioni dei magistrati. Il 20 o il 29 sul tavolo del Cdm arriverà anche un decreto legge della Salute per ridurre le lista d'attesa e aumentare il personale nel sistema sanitario.
Non è escluso che in Cdm di fine mese arrivi anche un decreto legge per riaprire le miniere. Ma i fari sono puntati soprattutto sulla riforma della giustizia: "Conterrà anche importanti riforme sulla composizione e sul criterio di elezione del Consiglio superiore della magistratura, oltre ad altri principi che sono consustanziali al giusto processo e al sistema accusatorio", ha detto oggi il Guardasigilli Carlo Nordio. Oltre alla separazione delle carriere di magistratura requirente e giudicante si va verso un 'doppio' Csm e l'istituzione di un'Alta Corte per le valutazioni disciplinari, mentre la Lega chiede di inserire nella riforma anche la responsabilità civile dei magistrati. Non viene toccata l'obbligatorietà dell'azione penale.
"Credo che la riforma della giustizia andrà in Cdm prima delle elezioni europee. Ma le riforme non si fanno per le elezioni, le riforme della costituzione sono nel programma elettorale del centrodestra e noi manteniamo fede agli impegni presi con gli elettori", ha sottolineato il vicepremier Antonio Tajani, "la riforma di Nordio porta anche la firma di Berlusconi. Questa è una vittoria, la dimostrazione che il pensiero di Berlusconi vive". "La riforma della giustizia è un'urgenza nazionale", ha detto il leader della Lega Salvini. Ad annunciare l'accelerazione sulla riforma della giustizia è stata la premier Giorgia Meloni.
"Leggo o ascolto allarmi sulla tenuta dello stato di diritto in Europa e in particolare in Italia solo perché stiamo promuovendo la separazione delle carriere. Allargo le braccia perché ogni volta che si nomina la separazione delle carriere la 'slide' è i 'Cavalieri dell'Apocalisse'. Succede la fine del mondo", ha affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, "mi chiedo se di fronte al contesto tragico in cui stiamo vivendo - ha proseguito riferendosi alle crisi a livello internazionale come quella in Sudan - la replica a chi lancia questi allarmi non sia l'indicazione di qualche bravo psicologo che sia veramente paziente e ben attrezzato". In Fratelli d'Italia si ribadisce che si andrà avanti con l'obiettivo di evitare uno scontro con i magistrati. Intanto oggi si sono registrati i primi passi alla Camera sul ddl Nordio: la Commissione Giustizia ha bocciato un emendamento presentato da Valentina D'Orso (M5s) per sopprimere l'articolo 1 del provvedimento che prevede l'abolizione del reato di abuso d'ufficio.