AGI - Prima nascosta da un drappo rosso a pochi passi dalla buvette è stata 'svelata' questo pomeriggio al Senato la statua della Maternità. L'opera dell'artista Vera Omodeo che raffigura una donna mentre allatta al seno un neonato, ha raccolto l'applauso bipartisan al termine della 'cerimonia' con Ignazio La Russa, a fare gli onori di casa. "Un omaggio a tutte le donne", il messaggio del presidente del Senato. Presente nel Transatlantico di Palazzo Madama anche Serena, figlia della scultrice.
"Questa statua - dice - porta un messaggio di pace. La nudità per mia mamma era emblema di vulnerabilità e verità. Auguri e tutte le madre biologiche e non, con l'auspicio che siano sempre più sostenute da politiche per la parità e la libera scelta".
Il manufatto bronzeo intitolato "Dal latte materno veniamo", rimarrà cosi' (temporaneamente) in bella vista dentro Palazzo Madama dopo le polemiche nate a Milano quando la commissione del Comune guidato dal sindaco Beppe Sala, diede parere negativo alla collocazione in piazza Duse, in zona di Porta Venezia.
"Con l'accordo di tutti i capigruppo e delle vicepresidenti del Senato - spiega La Russa - abbiamo voluto offrire a tutti un'occasione per fare conoscere e apprezzare un'opera importante. Ha avuto un po' di traversie ma abbiamo chiesto la disponibilità di esporre qui al Senato quest'opera perché domani cade la Festa della mamma. Un omaggio a tutte le mamme e anche alle donne non mamme, perché - sottolinea - ci sono le donne che hanno la fortuna di poter essere mamme e ci sono le donne che, per scelta o impossibilità, non sono mamme ma hanno avuto una mamma. In ogni caso credo che tutte le donne si ritroveranno idealmente in questa scultura. Ma anche gli uomini perché se c'è una cosa in cui noi 'maschietti' siamo d'accordo è proprio il ricordo delle nostre mamme. Questo credo attraversi tutte le latitudini, le idee, diversità e differenze. Per me è motivo di orgoglio. In queste occasioni - conclude il presidente del Senato - non c’è maggioranza e opposizione".
Una linea bipartisan, dunque, che ha visto convergere gli interventi delle senatrici dei partiti di maggioranza e di opposizione attorno al messaggio dell'opera simbolo - è emerso dalla cerimonia di presentazione - di libertà di scelta, di politiche di sostegno alla maternità e alla famiglia.
"Questa statua non è indicativa di un ruolo - spiega la vicepresidente Pd del Senato, Anna Rossomando - ma è un simbolo di libertà di scelta che deve essere sostenuta con politiche di sostegno alla territorialità di entrambi i genitori". Sulla stessa linea, Lavinia Mennuni di Fratelli d'Italia secondo cui è "fondamentale promuovere la natalità anche a livello non solo economico ma anche culturale".
Per Mariolina Castellone vicepresidente del Senato M5s, "la presenza di una statua femminile al Senato è un bel segnale perchè, se ci guardiamo intorno, qui ci sono pochissime statue di donne. Occorre lavorare perchè il talento delle donne sia sempre piu' riconosciuto". Sulla stessa linea Mara Bizzotto senatrice della Lega: "è bello - dice - che ci sia una statua femminile anche qui dentro. Non succede spesso, non succede nelle nostre strade. Occorre aiutare di piu' chi è mamma e chi vuole diventare mamma".