AGI - "Quel Salvini e quel Vannacci non sono cosi' cattivi come qualcuno li dipinge. Ma hanno dei valori: per me identità, lavoro e difesa dei confini". Così il segretario leghista, Matteo Salvini, nell'incontro pubblico tra i due, per la presentazione del libro 'Controvento, l'Italia che non si arrende'. "Non conoscevo il generale", aggiunge. "Ci siamo conosciuti questa estate dopo l'accanimento mediatico contro di lui, e io sono contro la censura in ogni forma. Mi incuriosii e lessi, e ci conoscemmo".
In prima fila, in una sala piena, il ministro Giuseppe Valditara, il vice segretario Andrea Crippa, e il sottosegretario Claudio Durigon, oltre a diversi esponenti leghisti tra cui i parlamentari ed europarlamentari Simonetta Matone, Antonio Angelucci, Andrea Barabotti, Laura Ravetto, Mara Bizzotto, Gianluca Cantalamessa, Giulio Centemero, Maria Cristina Cantù, Giorgio Maria Bergesio. Presenti anche Francesco Storace, Andrea Ronchi, e la fidanzata del ministro, Francesca Verdini, in outfit rock, tutto in pelle, rosso e beige.
Per Salvini "le elezioni del 9 giugno non avranno nessuna minima influenza sul governo l'italiano" che "durerà fino al 2027" così come "non c'entrano niente con il rimpasto o le nomine negli enti". "Il libro si chiama 'Controvento' perche' se ci piacesse essere acclamati da tutti faremmo altro mestiere e non diremmo certe cose. Non conoscevo Vannacci, ci siamo sentiti questa estate dopo l'accanimento nei suoi confronti. Non tollererò mai censura, bavaglio e ipocrisia. Oggi siamo nella stessa sala, una coppia luciferina per la sinistra".
"Sono stati annacquati i segni della nostra identità, come il crocifisso. Ci piace riconoscerci in una identità forte. Patria, confini, sicurezza, sovranità nazionale. Non c'è una antitesi tra sovranità nazionale ed europea", ha spiegato Vannacci durante il suo intervento.