AGI - Antonio Tajani è pronto a candidarsi alle Europee come capolista di Forza Italia in quattro circoscrizioni, tutte dunque, tranne le Isole. Il segretario azzurro ha sciolto la riserva durante il Consiglio nazionale di Forza Italia in omaggio a Silvio Berlusconi che è stato ricordato con una standing ovation e un lungo, e caloroso, applauso.
"Non lo abbiamo dimenticato e non lo faremo mai, è la nostra guida. Non è un caso che abbiamo scelto per la nostra campagna elettorale le ultime parole scritte da Berlusconi qualche ora prima di lasciarci", ha detto Antonio Tajani vicepremier e segretario azzurro.
"Ora dobbiamo essere in grado di camminare con le nostre gambe. Dobbiamo profondere il massimo dell'impegno per questo motivo ho deciso di candidarmi alle prossime elezioni europee e lo farò profondendo tutte le mie forze e senza mai far passare in secondo piano il mio ruolo di ministro e di vicepremier".
"Abbiamo bisogno di una Europa più efficace ed efficiente in grado di centrare gli obiettivi utili per suoi cittadini. Quindi più Europa, ma che funzioni meglio. Puntiamo al 10% dei voti perché Forza Italia è "l'unico partito percepito dagli elettori moderati come un movimento responsabile e capace, che può ricevere fiducia anche dai disaffezionati alla politica, da chi si è rifugiato nell'astensionismo in attesa di una proposta che lo possa rappresentare" avrebbe aggiunto.
"Credo in Forza Italia altrimenti non mi sarei candidato. Un atto d'amore nei confronti vostri e nostri elettori per dire che io ci sono, continuerò a esserci da semplice militante che vuole portare avanti, come feci 30 anni, fa la bandiera di FI con tutto ciò che rappresenta". Con queste parole il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, ha concluso il suo lungo intervento al Consiglio nazionale del partito in corso all'hotel Parco dei Principi di Roma salutato dall'applauso dei presenti.
Caterina Chinnici capolista nelle Isole
"Nelle isole - ha detto il segretario azzurro nel corso del Consiglio nazionale di FI- è giusto dare spazio a rappresentanti del territorio, lì non sarò candidato. Ho chiesto a Caterina Chinnici di candidarsi, la sua storia, il nome che porta, sono un messaggio inequivocabile per dire da che parte stiamo, ovvero dalla parte della legge, dei magistrati che si battono per fare bene il loro lavoro, dei cittadini onesti che non si piegano ai ricatti. Voglio che sia chiara la nostra battaglia senza se e senza ma contro la mafia, la camorra, la sacra corona unita o contro ogni altra organizzazione criminale".