AGI - In Sardegna si prospetta l'election day, con le comunali accorpate alle elezioni europee dell'8-9 giugno prossimi. La decisione sarà assunta già giovedì prossimo, fra due giorni, quando la presidente della Regione, Alessandra Todde, convocherà la prima riunione della sua Giunta che ha giurato oggi nell'Aula del Consiglio regionale. "L'intenzione è accorpare europee e amministrative, non solo per far risparmiare le casse pubbliche ma anche perché la finestra temporale non avrebbe giustificato una scelta diversa. Le accorperemo in una giornata unica". "È importante", ha aggiunto la presidente, "definire subito coi componenti della Giunta un metodo di lavoro e le priorità".
"Dobbiamo permettere agli uffici di formarsi e dare agli assessori la possibilità di avere una squadra di collaboratori al completo", ha aggiunto Todde. "Va organizzato un passaggio di consegne ordinato coi predecessori. Dobbiamo affrontare le priorità, a cominciare dal tema sanitario che abbiamo portato la scorsa settimana in Conferenza Stato-Regioni, e quello del bando della continuità territoriale in scadenza, su cui ho incontrato gli uffici nelle scorse settimane. Ne discuterò al più presto con l'assessore ai Trasporti"
Il nuovo Consiglio
La seduta è stata presieduta dal più anziano, Lorenzo Cozzolino. Sui banchi della Giunta siede la presidente Alessandra Todde, che ha letto le sue comunicazioni e presentato la nuova Giunta. I quattro consiglieri più giovani presenti alla seduta hanno svolto le funzioni di segretario. A leggere i nomi dei colleghi è stato l'esponente del M5S, rieletto, Alessandro Solinas. Hanno poi giurato in Consiglio regionale i nuovi assessori che non l'hanno già fatto come consiglieri: Maria Elena Motzo (Affari generali, Personale), Francesco Spanedda (Enti Locali e Urbanistica), Rosanna Laconi (Ambiente), Emanuele Cani (Industria), Ilaria Portas (Pubblica istruzione, Beni culturali, Armando Bartolazzi (Sanità), Barbara Manca (Trasporti). Poco prima avevano giurato come consiglieri Giuseppe Meloni del Pd (Programmazione e Bilancio), Antonio Piu di Alleanza Verdi Sinistra (Lavori pubblici), Franco Cuccureddu di Orizzonte Comune (Turismo, Artigianato e Commercio), Desire' Manca del M5S (Lavoro) e Gianfranco Satta dei Progressisti (Agricoltura).
Nella XVII legislatura siedono in Consiglio regionale 25 esordienti e 35 rieletti. Le donne sono 10: oltre alla presidente della Giunta, Todde, sono presenti sei esponenti della maggioranza di centrosinistra (Desirè Manca e Lara Serra del M5S, Maria Laura Orrù di Alleanza Verdi Sinistra, Camilla Soru e Carla Fundoni del Pd, Paola Casula di Sinistra Futura e tre dell'opposizione di centrodestra (Alice Aroni dell'Udc, Cristina Usai e Franca Masala (FdI).
L'elezione di Comandini
Piero Comandini, segretario del Pd sardo, è il nuovo presidente del Consiglio regionale della Sardegna. L'ha eletto stamane l'Aula a voto segreto nella seduta d'insediamento, alla terza votazione con maggioranza semplice, con 42 voti, quelli dell'intero centrosinistra (36), più una parte della minoranza. Il resto dell'opposizione ha votato scheda bianca (16), a parte una preferenze per il centrista Antonello Peru. C'è stata anche una scheda nulla. I voti per Comandini si sono distinti per diverse diciture: onorevole Comandini, Comandini G.P., Comandini Giampietro, Piero Comandini, Comandini Giampiero e il solo cognome. La lettura dell'esito della votazione è stata accolta da un lungo applauso in Aula e Comandini, visibilmente commosso ed emozionato, ha ricevuto abbracci e strette di mano dai vicini di banco e poi anche dalla presidente Alessandra Todde.
Nella prima votazione, dov'era richiesta una maggioranza di 40 consiglieri, 33 si sono astenuti e i voti sono stati 27, di cui 21 schede bianche e una nulla. A Comandini erano andate due preferenze, due all'esponente di Sardegna al Centro Venti20 Antonello Peru. Nella seconda, in cui era necessaria sempre una maggioranza qualificata ma si contavano anche le schede bianche, hanno votato 53 consiglieri su 60; gli astenuti sono stati 32, i votanti 21; 14 le schede bianche. Sei voti sono andati a Peru, uno al presidente provvisorio dell'Assemblea, Lorenzo Cozzolino. "Il mio grazie va a tutti i 60 consiglieri regionali", ha dichiarato a braccio Comandini dallo scranno più alto dell'Aula. "Dobbiamo volare alto, spogliarci dalle nostre appartenenze politiche, senza rinnegarle. In questo momento dobbiamo avere di fronte a noi solo la Sardegna e i sardi".