AGI - Nonostante la scelta di rimettere la candidatura a Bari nelle mani dei partiti, il Movimento 5 Stelle mantiene la barra dritta su Michele Laforgia, nome scelto assieme a Sinistra Italiana. È la linea indicata dai livelli regionali del partito di Giuseppe Conte a pochi minuti dalla conferenza fiume in cui Laforgia ha annunciato: "La decisione della mia candidatura a sindaco di Bari è rimessa alle mani dei partiti che mi hanno candidato e delle forze politiche che sono in campo per le elezioni amministrative del 2024". Parole alle quali il candidato di Pd ed Europa Verde, Vito Leccese risponde: "Spero non sia una nuova perdita di tempo".
A lasciare perplesso Leccese è il riferimento alla decisione demandata ai partiti. Il termine ultimo per la presentazione delle liste, infatti, è il 28 aprile. Appena tre settimane, dunque, per mettere a punto un programma e indicare un candidato di coalizione. E, d'altra parte, a scandagliare fonti di Pd e M5s, la mossa di Laforgia non compatta le forze in campo. I livelli locali dei Cinque Stelle, infatti, fanno sapere di essere determinati a tenere la barra dritta sul candidato scelto con Sinistra Italiana.
"Apprezziamo le parole e il grande impegno di Michele Laforgia, candidato sindaco alle amministrative di Bari. La sua disponibilità a rimanere in campo dimostra la serietà e la coerenza di chi ha a cuore il futuro della città. Confermiamo convintamente il nostro sostegno alla sua candidatura", spiega Leonardo Donno, deputato e coordinatore M5s in Puglia. Il segretario di SI, Nicola Fratoianni, aveva invitato Laforgia e Leccese a trovare una intesa fra loro, lasciando intendere di non essere indisponibile ad accettare un eventuale passo indietro del proprio candidato.
E dopo la conferenza del candidato, Fratoianni dice: "Ringraziamo Michele Laforgia per aver fatto questa sera un ulteriore passo avanti nell'interesse della città di Bari. La sua scelta di consegnare nelle mani della Convenzione di cui siamo parte e delle altre forze politiche che lo hanno sostenuto l'onere di trovare una soluzione in grado di determinare un passo in avanti è, per noi, un fatto positivo. Da domani, come abbiamo fatto in tutti questi giorni, continueremo a lavorare perché si possa individuare una soluzione unitaria e condivisa", conclude Fratoianni. Fonti del Partito Democratico al lavoro sul dossier Bari sottolineano che la scelta di Laforgia apre uno spazio che va riempito. Dunque, viene sottolineato, l'interlocuzione va avanti fra tutti i partiti in campo. Laforgia, d'altra parte, ha accompagnato la sua disponibilità a rimettere in discussione la candidatura da parole che fanno trapelare il suo malumore per la situazione che si è venuta a creare dopo l'apertura dell'inchiesta sui presunti voti di scambio nel barese che ha coinvolto anche una assessora della giunta Emiliano.
"Mi viene chiesto di fare una cosa che io non ho nessuna intenzione di fare", ha sottolineato l'avvocato penalista: "Cioè, un passo indietro e nel contempo di scegliere, di cercare o di proporre un altro candidato o un'altra candidata. Siccome tutto questo ragionamento presuppone il fatto che io sia divenuto per qualcuno o per qualcuna, un inciampo, rimuoviamo questo inciampo: la responsabilità è vostra, prendetevela di fronte alla città oggi e per tutto quello che avverrà nei prossimi mesi".A fronte di tutto questo, il Movimento rinnova l'invito perché Pd ed Europa Verde convergano su Laforgia: "Ancora oggi il Partito Democratico non ha fornito elementi ostativi alla candidatura di Laforgia, ritenuto autorevole e stimato da tutti. Chiediamo quindi di fare una scelta per il bene della comunità barese e per evitare di consegnare la città alla peggiore destra. Auspichiamo quindi che ci possa essere una convergenza sul nome civico di Laforgia".