AGI - Le elezioni europee, i rapporti con il Quirinale, l'inchiesta di Perugia sul dossieraggio ai danni di vip ed esponenti politici, la lotta all'evasione fiscale. Giorgia Meloni, intervistata da Agorà su Raitre, affronta i temi caldi del momento, cominciando proprio dal voto di giugno, e traccia un bilancio di quanto fatto finora dal suo governo. Alle europee "per me una vittoria sarebbe confermare il risultato che mi ha portato un anno fa al governo - confessa la premier -. Non sarà facile ma è l'obiettivo al quale punto. Io rinuncerei alla guida della nazione quando mi rendessi conto che non ho più il consenso degli italiani. Non potrei più farlo se non avessi più la libertà di farlo, la libertà di incidere, non sto qua a sopravvivere".
Sui rapporti con il capo dello Stato che nelle scorse settimane sono stati definiti da molti osservatori come uno scontro, invece, Meloni è netta: "I miei rapporti con il presidente Mattarella sono ottimi, non fa mai mancare il suo sostegno non al governo ma alla nazione. Il nostro è un rapporto che gestiamo direttamente e personalmente e quelli che brigano per rovinarlo resteranno delusi". La riforma del premierato, spiega, "entrerà in vigore in ogni caso nella prossima legislatura, prevedibilmente nel 2028" quando "non è scontato" che Giorgia Meloni sia a Palazzo Chigi e quando il mandato di Sergio Mattarella "sarà verso il termine": "La riforma non riguarda ne' me ne' Mattarella, non riguarda il presente ma il futuro della nazione ed è su questo che gli italiani saranno chiamati a decidere".
Sul caso dei dossieraggi, la premier si dice "più che preoccupata molto indignata. Su questa storia bisogna andare fino in fondo, penso che ci sono stati gruppi di potere che hanno approfittato per interessi propri, bisogna andare fino in fondo per scoprire i responsabili e i mandanti". Quanto al centrosinistra, aggiunge, "non mi permetto di dare consigli a Elly Schlein; negli anni ho visto una sinistra impegnata nella demonizzazione degli avversari mentre la politica dovrebbe essere rispetto dell'avversario, non lotta nel fango. Io ho rispetto per Schlein quindi spero che da quella parte della barricata sia lei a imprimere un cambiamento su questo".
Altro tema d'attualità, le tasse: "La sinistra si è indignata - ricorda Meloni - perchè ho detto che le tasse non sono una cosa bellissima e io lo confermo, le donazioni liberali sono bellissime, i prelievi imposti per legge non sono una cosa bellissima e a maggior ragione proprio perchè non sono una cosa bellissima bisogna usare al meglio i proventi di quella tassazione. Non accetto, come ho sentito, la leader del Pd dire che la sanità, che si paga con le tasse, è bellissima: sono d'accordo ma dare lezioni anche no perche' è stato questo governo a portare il fondo sanitario al suo massimo storico". La premier risponde anche all'accusa al suo governo di essere "amico degli evasori": "il 2023 è stato l'anno record nel recupero dell'evasione fiscale - chiarisce -, l'Agenzia delle Entrate ha incassato 25 miliardi 4,5 miliardi in più rispetto al precedente, numeri mai registrati: ora se noi che abbiamo fatto questi numeri siamo amici degli evasori chi c'era prima di noi e non li ha fatto cosa dovrebbe essere?. Avere un fisco amico significa avere un fisco che non opprime famiglie e imprese con regole astruse e con un livello di tassazione insostenibile che non corrisponde al livello dei servizi che con i proventi di quella di tassazione vengono erogati, un fisco amico è quello che ti chiede di pagare le tasse giuste e che pretende che tu lo faccia con tempi sostenibili e che non utilizza i proventi di quella tassazione per cose inutili ma li utilizza con un principio con cui opererebbe un buon padre di famiglia".
A proposito dello stato di salute economico del nostro Paese, la premier afferma: "Attualmente abbiamo un record occupazionale, un record di contratti stabili. L'Ocse dice che in Italia il reddito reale medio è aumentato mentre altrove diminuiva, l'Istat dice che è diminuito il rischio di povertà e abbiamo il record di titoli di Stato italiani richiesti sui mercati esteri ma anche il grande risultato del Btp valore, per i piccoli risparmiatori, che ha raccolto 53 miliardi in tre emissioni. E' una cosa per me molto importante perchè dobbiamo rimettere gran parte del debito italiano in mani italiane. Oggettivamente l'Italia sta dando una buona prova di sè".
Infine, una battuta anche sul G7: "E' una grande occasione perchè ci permette di mettere sul tavolo dei nostri partner le nostre priorità, è l'occasione per l'Italia di guidare lo schema, è un impegno straordinario ma io penso che dia dei frutti straordinari". conclude Meloni.