AGI - "Le donne, nell'arte come in tanti altri campi, per esprimersi e realizzarsi hanno dovuto affrontare un supplemento di fatica, un di più di impegno, quasi un onere occulto e inspiegabili sulla loro attività". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che questa mattina ha accolto al Quirinale le ospiti del mondo delle istituzioni, della cultura e della società, in occasione della Festa della Donna. In prima fila, accanto al Capo dello Stato, la premier, Giorgia Meloni, la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Il tema della cerimonia è 'Donne dell'artè, con la conduzione di Teresa Saponangelo, e viene aperta dalla proiezione di un video di Rai Storia dal titolo 'Lavinia e Artemisia, donne pittrici del '600'.
"Come se a loro - ha aggiunto - fossero richiesti obblighi ulteriori e dovessero superare continuamente esami e giudizi più rigorosi. Che dovessero sempre dimostrare il valore e la capacità espressiva alla base della loro arte. È questo un fenomeno purtroppo ben noto, ampiamente studiato, che affonda le radici in pregiudizi e stereotipi sulle donne che tuttora riaffiorano anche nelle società che si ritengono più avanzate".
Le donne, anche nella cultura, hanno dato vita a una "rivoluzione silenziosa". Sergio Mattarella cita le parole di una premio Nobel celebrando l'8 marzo. "Le donne - con la loro sensibilità e la loro passione - hanno dato e danno molto all'arte, alla letteratura, allo spettacolo, a ogni ambito della cultura. In Italia, hanno realizzato capolavori. Soltanto per ricordare qualche nome indimenticabile: da Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura, a Matilde Serao, Elsa Morante, Natalia Ginsburg.Da Alda Merini a Patrizia Cavalli. Da Carla Fracci a Eleonora Duse. Ad Anna Magnani. A Gae Aulenti. Donne di grande tempra, di sicuro e immenso talento, personalità che hanno percorso un cammino di emancipazione, favorendo la crescita libera e consapevole di tutte le altre donne, artiste o con altre vocazioni" ha detto il capo dello Stato.
"È stata la rivoluzione della libertà femminile - "rivoluzione silenziosa" secondo la definizione dell'economista insignita del Nobel, Claudia Goldin - che ha avuto le donne come protagoniste e le ha condotte a sancire il diritto pieno alla parità, anche nel campo artistico. La rivoluzione silenziosa continua anche ai nostri giorni. Sono sempre di più le donne scrittrici che scalano le classifiche di diffusione o che lavorano al vertice delle case editrici".
"Non esistono più settori, campi, recinti, barriere che limitino la creatività delle donne e la loro libera capacità di scelta. È una nuova primavera, che dobbiamo accogliere con soddisfazione, senza pero' dimenticare i tanti ostacoli che tuttora esistono, di natura materiale e culturale, per il raggiungimento di una effettiva piena parità".
Mattarella ricorda Giulia Cecchettin
"Come non ricordarne le vittime nei tanti femminicidi, anche in giorni recenti? Come non ricordare, per tutte, Gulia Cecchettin, la cui tragedia ha coinvolto nell'orrore e nel dolore l'intera Italia?". Cosi' Sergio Mattarella ha voluto rendere omaggio alla giovane uccisa dal suo ex fidanzato pochi mesi fa, divenuta purtroppo uno dei simboli del dramma del femminicidio.
C'è una "nuova primavera" per la presenza delle donne nella vita pubblica, nella società e nella cultura, ha notato il presidente della Repubblica ma questo va sottolineato "senza ignorare che sono ancora frequenti, inaccettabili molestie, pressioni illecite nel mondo del lavoro, discriminazioni, cosi' come da anni viene denunciato. Senza perdere memoria delle violenze".
Il presidente ha anche voluto salutare "ringraziandola per la sua presenza, all'Assistente Alessandra Accardo, della Polizia di Stato, intensamente impegnata sul fronte del contrasto alle violenze sulle donne".
Meloni sui social, non possiamo fermarci qui ancora sfide da affrontare
"La festa della donna non è solo un giorno di celebrazione, ma un'occasione per riflettere sulle conquiste raggiunte e sugli obiettivi ancora da perseguire. Grazie al supporto di politiche concrete messe in atto dal nostro Governo, abbiamo promosso l'occupazione femminile, i cui risultati - certificati dai dati Istat - ci rendono particolarmente fieri" scrive la premier Giorgia Meloni sui social in occasione dell'8 marzo.
"Tuttavia, non possiamo fermarci qui. Siamo consapevoli che ci sono ancora sfide da affrontare e continueremo a lavorare con determinazione per garantire alle donne un futuro migliore in cui possano realizzare pienamente il loro potenziale, senza dover scegliere tra vita e lavoro. - prosegue - Un grazie a tutte le donne per come dimostrano, ogni giorno, il loro impegno, la loro determinazione e la loro infinita capacità di fare la differenza nella società".