AGI - "Continuiamo a batterci per una legge sul salario minimo, per garantire retribuzioni giuste e dignitose in linea con l'articolo 36 della Costituzione. Tre milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori poveri hanno diritto a una risposta. La destra con una forzatura ha svuotato la legge sul salario minimo proposta dalle opposizioni unite, rendendola una delega in bianco al governo, finita poi nel porto delle nebbie. Noi non ci stiamo.Per queste ragioni abbiamo deciso di lanciare insieme una legge di iniziativa popolare per riproporre il Salario minimo di nuovo in Parlamento. Per rafforzare i contratti collettivi e stabilire che sotto i 9 euro non è lavoro ma sfruttamento.Vediamo se il Governo avrà il coraggio di affossare anche una legge firmata da centinaia di migliaia di cittadine e cittadini.Raccoglieremo le firme in tutte le città e anche online per affermare un diritto sancito costituzionalmente ma tradito nel paese e dal Governo Meloni. Facciamo fare un passo avanti all'Italia". È quanto si legge in una nota congiunta firmata da Angelo Bonelli, Carlo Calenda, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Riccardo Magi, Enzo Maraio ed Elly Schlein.
"Insieme agli altri leader dell'opposizione abbiamo deciso di rilanciare la nostra battaglia unitaria per un salario minimo in Italia perché sotto i nove euro è sfruttamento, non è lavoro, e per rafforzare i contratti collettivi abbiamo deciso, siccome il governo con una forzatura ha deciso di svuotare la nostra proposta in Parlamento, lanceremo una raccolta firme insieme per una legge di iniziativa popolare con lo stesso testo sul salario minimo e vedremo se il governo avrà il coraggio di fare con una legge firmata da migliaia e migliaia di cittadini quello che ha fatto con la nostra. È il modo per rilanciare una battaglia che guarda quei tre milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori che sono poveri anche se lavorano in Italia ". Lo ha detto Elly Schlein a Pescara, a margine dell'iniziativa finale con il presidente del partito, Stefano Bonaccini, in occasione delle elezioni regionali del 10 marzo.