AGI- “Nelle sedute del 5, 12, 19, 22 febbraio e 5 e 14 marzo la Giunta Pigliaru ha approvato, nella stragrande maggioranza, delibere di sola ordinaria amministrazione e, segnatamente, variazioni contabili delle poste di bilancio”. Lo precisa Luigi Arru, ex assessore alla Sanità della Regione Sardegna nella Giunta di centrosinistra guidata fra il 2014 e il 2019 da Francesco Pigliaru, con riferimento alle 214 delibere in extremis approvate alla fine di quella legislatura. Il presidente uscente di centrodestra, Christian Solinas, le ha citate in una risposta piccata all’invito rivoltogli da Alessandra Todde, che si prepara a succedergli, a limitarsi all’ordinaria amministrazione fino al passaggio di consegne. La scomposta e aggressiva uscita dell'ex presidente Christian Solinas, nel replicare alle giuste rimostranze della neo presidente Todde, in ordine alle attività della Giunta Pigliaru in chiusura di legislatura, meritano una documentata risposta”, interviene Arru, sottolineando che quanto sostiene “è facilmente rilevabile sul sito istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna”.
“Solo due delibere, entrambe del 12 febbraio, riguardano nomine: una per sostituire il direttore generale dimissionario dei Lavori pubblici, con scadenza prevista al 30/06/2019 in concomitanza con gli altri dg, in modo da non impegnare la subentrante Giunta Solinas (che peraltro lo ha poi confermato per ben tre volte, nel corso della sua legislatura) e l'altra riguarda la nomina dei componenti tecnici, senza diritto di voto, del Comitato tecnico regionale delle opere pubbliche. Insomma ben altra cosa rispetto alle nomine poste in essere dalla Giunta Solinas due giorni prima delle elezioni”.
“Il tentativo di coprire l'ennesimo scivolone istituzionale con polemiche vuote e pretestuose deve essere respinto con fermezza”, conclude l’ex assessore alla Sanità, da cinque anni tornato alla sua professione di medico all’ospedale San Francesco di Nuoro. “Piuttosto c'è da augurarsi che l'ex Presidente Solinas sia in grado di assicurare un ordinato e corretto passaggio di consegne alla Presidente Todde, analogo, se non in qualità almeno in quantità, a quello che gli garantì Francesco Pigliaru nel marzo del 2019”.