AGI - "L'Italia è il Paese che amo". Sono passati trent'anni dall'incipit più famoso della storia politica recente e da quel video che segnò la discesa in campo di Silvio Berlusconi e l'inizio della Seconda Repubblica. Forza Italia celebra la ricorrenza al Palazzo congressi dell'Eur con un grande evento, tra amarcord e proiezione al futuro, alla vigilia del congresso del 24-25 febbraio cui è affidata la conferma della leadership di Antonio Tajani e dal primo appuntamento elettorale - le europee dell'8-9 giugno - dopo la morte del Cavaliere.
Quel 26 gennaio del 1994 Silvio Berlusconi annunciò la sua discesa in campo tra calcinacci, sacchetti di cemento e polvere. In uno spazio del giardino di Macherio era stato allestito un set per registrare gli spot della campagna elettorale. "Berlusconi arrivò nel pomeriggio, volle subito preparare il video-messaggio. Alla prima - ricorda il regista di quell'operazione, Roberto Gasparotti - diede il suo ok, poi il tempo di montarlo, di fare qualche aggiustamento, sistemare l'audio, tra l'altro il microfono non si vedeva, e consegnammo le videocassette a tutti i tg della sera. Ero un operatore di ripresa, mai avrei pensato di passare la maggior parte della mia vita al fianco di Berlusconi".
Fuori cadeva il nevischio, "faceva freddo, in quel momento eravamo presenti io, un fonico e Mity Simonetto, allora responsabile dell'immagine del Cavaliere. Non ci fu bisogno di alcuna calza di nylon sulla telecamera. Sono anni che sono perseguitato da questa cosa, l'immagine era forte, nitida... Il video durò nove minuti". Nove minuti, a cominciare da quell'incipit - "l'Italia e' il Paese che amo" - che hanno portato ad una storia di 30 anni. All'evento di oggi 26 gennaio, dal titolo 'Le radici del futuro', verrà rievocato quel momento in cui partì l'avventura di Berlusconi e di Forza Italia. Sarà presente tutto lo stato maggiore del partito, verrà proiettato un video che riassumerà tutte le principali tappe di quella storia. Ma la kermesse non guarderà solo al passato. "Festeggiamo i nostri primi 30 anni, il grande merito di Berlusconi è stato quello di costruire un partito che va al di là della sua esistenza temporale", ha rimarcato il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, "FI è una forza viva, che si caratterizza all'interno della maggioranza con una forte identità".
"Non sarà una riunione di reduci - ragiona uno dei 'berluscones', Orsini -. Il credo di Berlusconi è attuale, noi dovremo fare sempre i conti con i temi che il presidente ha sempre trattato, dalla politica fiscale a quella internazionale". Vecchia e nuova classe dirigente del partito si ritroveranno insieme nel Salone delle Fontane dell'Eur, ad intonare l'inno di Mameli e quello di Forza Italia. Con un obiettivo ben preciso: dimostrare che la narrazione di chi pensava che con la scomparsa di Berlusconi sparisse anche Forza Italia e' completamente sbagliata. La sfida è per le Europee e per la prossima tornata delle Regionali e delle amministrative.
"Si apre una fase nuova nella quale il passato è parte integrante", osserva il portavoce di FI, Raffaele Nevi. La kermesse sarà aperta e chiusa dal vicepremier e ministro degli Esteri. E sarà un passaggio importante in vista del congresso nazionale del partito che si terrà tra un mese. "E' un appuntamento - afferma Paolo Zangrillo, ministro della Pubblica amministrazione - per dare grande valore a quello che è stato ma anche per ribadire l'impegno a costruire ed essere sempre protagonisti. Oggi - rimarca l'esponente del governo Meloni - sentiamo ancor di più la responsabilità di dare continuità al percorso avviato da Berlusconi. La sua grande forza è stata pure quella di essere capace di aggregare una coalizione e noi andremo avanti con i nostri compagni di viaggio".
Il 'compleanno' di FI, quindi, non solo per ricordare il fondatore del movimento ma per preparare le prossime battaglie. "Abbiamo la certezza - sottolinea il presidente dei senatori forzisti, Maurizio Gasparri - di poter celebrare ancora tanti compleanni. Ci sentiamo rinfrancati dalla vitalità del movimento, siamo ottimisti". "Ci presentiamo uniti al primo congresso di Forza Italia dopo la scomparsa del nostro Presidente, è stato importante trovare la quadra senza dare un'idea di smarrimento o confusione agli elettori", ha detto la senatrice di Forza Italia e vicepresidente del Senato Licia Ronzulli. Domani oltre ai vari Paolo Del Debbio, Bruno Vespa, Rita dalla Chiesa, Stefania Craxi, sul palco ci sarà anche Gianni Letta.
Non saranno presenti membri della famiglia dell'ex premier ma da quando e' morto il fondatore di FI il 'refrain' e' sempre stato lo stesso: il sostegno non verrà meno ma il partito dal punto di vista finanziario deve cercare sempre piu' di camminare con le proprie gambe. "Noi - dice il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto - dobbiamo continuare il lavoro di Berlusconi che, con il suo equilibrio, e' sempre stato il nostro faro. Forza Italia ha costruito una classe dirigente che è al governo del Paese, di Regioni, amministrazioni locali e che ha superato tanti esami". Il prossimo sarà quello delle Europee sabato 8 e domenica 9 giugno e delle Regionali con FI che punta a confermare ai nastri di partenza non solo Alberto Cirio in Piemonte ma anche Vito Bardi in Basilicata. Una regione 'contesa' dalla Lega. E oggi si registra la 'sponda' di Fratelli d'Italia al governatore uscente: "Ha ben governato", ha affermato il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida a margine del Consiglio dei ministri.