AGI - La Camera ha approvato con 153 sì e 118 no la delega al governo in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva nonchè di procedure di controllo e informazione. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato. Il voto nell'emiciclo di Montecitorio si è svolto mentre le opposizioni gridavano 'vergogna, vergogna'.
Tre cartelli, issati da tutte le forze di opposizione, tranne il terzo polo, con le scritte 'Salario minimo negato', 'Non in nostro nome' e 'Sfruttamento legalizzato'. Il vicepresidente della Camera di turno, Fabio Rampelli, ha sospeso la seduta. Tensione nell'emiciclo, con le urla "buffoni" provenienti dai banchi della maggioranza.
"Il provvedimento è stato affossato e il modo ancora ci offende - ha commentato la segretaria Pd, Elly Schlein, parlando con i giornalisti - Avrebbero potuto bocciare la nostra proposta, hanno scelto la strada dei rinvii per affossare il Salario minimo. I lavoratori non possono aspettare. Hanno voluto calpestare le prerogative del Parlamento e dare una sberla ai lavoratori".
Per Schlein, il governo "ha scelto di voltare le spalle" ai lavoratori, "le famiglie fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Hanno voluto colpire i lavoratori. Andremo avanti e decideremo insieme" alle altre forze dell'opposizione "come andare avanti. Stanno spalancando le porte ai contratti pirata".
"Disoccupazione, stipendi bassi, precarietà, caporalato, ritardo nell'ingresso dei giovani e delle donne nel mercato del lavoro, disparità salariale a parità di impiego. Mentre il Presidente Mattarella soltanto ieri lanciava un monito contro il lavoro povero, la maggioranza in Aula alla Camera affossa il Salario minimo". Così Mariastella Gelmini, senatrice e portavoce di Azione che ha aggiunto: "Uno schiaffo ai quattro milioni di lavoratori che ad oggi hanno una paga oraria inferiore ai 9 euro. Un grave errore commesso dalla maggioranza, che non risolve il problema dei salari".
Per Gelmini "una soluzione quindi va trovata. L'Italia non puo' crescere solo grazie all'export ne' può accettare una domanda interna stagnante. Quella sul Salario minimo non e' una battaglia di destra o di sinistra, ma è una questione di buonsenso. E Azione la porterà avanti con la stessa determinazione di questi mesi".
"Di fronte a un governo che si è eclissato per mesi, eludendo la responsabilita' di un voto diretto sul Salario minimo, assistiamo a un atto di codardia politica senza precedenti", ha detto, dalla COP28 di Dubai dove si trova in missione, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.
"Hanno preso la nostra proposta, nata dall'impegno delle opposizioni, e l'hanno distorta in una 'delega pirata' a proprio vantaggio. E' nostra intenzione far uscire dall'oblio della povertà migliaia di lavoratori e lavoratrici invisibili, sostenendo che non spetti ai tribunali stabilire che un Salario inferiore a 9 euro all'ora equivalga a sfruttamento. Questa volta - ha aggiunto Bonelli - il Governo è minoranza nel Paese. Il loro tentativo di soffocare le voci della giustizia sociale non ci fermerà. Oggi abbiamo dimostrato la nostra forza, interrompendo i lavori d'Aula prima del voto finale, un gesto di protesta contro un governo che volta le spalle ai bisogni reali dei cittadini".
"Ho ascoltato tante proposte anche da parte dell'opposizione e posso garantire che nella legge delega che ci è stata data come governo tanti concetti saranno contenuti al proprio interno e sarà sicuramente concertata con le parti sociali", ha precisato il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon parlando con i cronisti a proposito del Salario minimo. "Sara' un momento importante - ha aggiunto - per dare una risposta ai salari poveri. Sono sempre piu' convinto e questa è una differenziazione tra noi e loro che il Salario fissato per legge potrebbe in qualche modo abbassare i salari mediani, abbassare il valore della stessa contrattazione".
"Gli strepiti della sinistra sul Salario minimo ripropongono il solito copione demagogico - ha dichiarato la deputata di Fratelli d'Italia Ylenja Lucaselli -. Accusare questo governo di ostilità verso le fasce deboli e di complicità verso gli sfruttatori è il segno della mistificazione".
Per Lucaselli "il governo Meloni ha, sin da subito, posto come priorità l'inclusione sociale attraverso il lavoro e l'avvio di un percorso verso una busta paga più pesante, prova ne è l'intervento sul cuneo fiscale. Il contenuto della delega al governo sui salari, inoltre crea i presupposti per il rilancio della contrattazione collettiva e il contrasto ai contratti pirata. Per Pd-M5s, evidentemente rimorchio della trazione 'cgiellina', l'importante pero' e' alimentare lo scontro sociale. Facendo del male al Paese", conclude.