AGI - Dalla stretta sui condannati all'espulsione degli immigrati irregolari 'pericolosi'. Dall'aumento della capienza dei centri per migranti alle nuove norme sui minori non accompagnati, la cui età andrà stabilita anche attraverso radiografie, fino alla stretta sui richiedenti asilo.
Sono le novità contenute nel decreto Migranti, il nuovo e terzo provvedimento d'urgenza sul fronte immigrazione varato dal governo dopo il cosiddetto decreto Cutro, arrivato all'indomani del naufragio al largo delle coste calabresi. Incassato il via libera della Camera (con i soli voti del centrodestra), durante il cui esame sono state apportate diverse modifiche al testo iniziale licenziato dal Cdm, il decreto passa ora all'esame del Senato per l'approvazione definitiva, che deve avvenire entro il 4 dicembre.
Il decreto per punti:
Stretta sugli ingressi dei condannati
Il decreto prevede che non sia ammesso l'ingresso in Italia dello straniero che risulti condannato, anche con sentenza non definitiva, per il reato di lesione personale commesso contro persona incapace, per età o infermità, che causi una malattia superiore a venti giorni, nonchè per i reati relativi a pratiche di mutilazione genitale femminile e per il reato di deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, previsti dal codice penale.
Espulsione per ordine pubblico e sicurezza
Il decreto interviene sulla disciplina dell'espulsione dello straniero per gravi motivi di ordine pubblico o sicurezza dello Stato, a cui si affiancano i gravi motivi di pubblica sicurezza. Si incide sull'espulsione dei titolari di permesso di soggiorno Ue di lungo periodo. È il ministro dell'Interno l'autorità deputata a decretare l'espulsione dello straniero di lungo periodo che costituisce una minaccia per l'ordine pubblico o per la sicurezza dello Stato mentre, nei casi in cui ricorrano gravi motivi di pubblica sicurezza, l'espulsione è disposta dal Prefetto. Si modifica poi la disciplina de diritto di difesa dello straniero sottoposto a procedimento penale che sia stato espulso prevedendo che il Questore ha la facoltà di negare l'autorizzazione al rientro in Italia qualora la presenza dell'interessato possa procurare gravi turbative o grave pericolo all'ordine pubblico o alla sicurezza pubblica.
Più controlli sui visti
Si potenziano i controlli sulle domande di visto di ingresso. Si autorizza l'assegnazione fino a 20 unità di personale dei ruoli degli ispettori e dei sovrintendenti della Polizia di Stato, presso le rappresentanze diplomatiche o gli uffici consolari.
Minori non accompagnati:
Il decreto introduce alcune novità in materia di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati nonchè di accertamento dell'età nell'ambito della procedura di identificazione del minore. In particolare, in tema di accoglienza, si estende da 30 a 45 giorni il tempo massimo di permanenza dei minori nelle strutture governative di prima accoglienza a loro destinate. Si consente di realizzare o ampliare i centro di accoglienza per minori, in deroga al limite di capienza, nella misura massima del 50 per cento e si prevede che in situazioni di momentanea mancanza di strutture di accoglienza per minori, incluse quelle temporanee, il prefetto dispone l'inserimento del minore di età non inferiore a sedici anni in una sezione specifica dei centri di accoglienza per adulti, per un periodo massimo di novanta giorni, prorogabili di ulteriori sessanta. Si introduce inoltre la possibilità per il giudice di disporre l'espulsione come sanzione sostitutiva in caso di condanna del presunto minore per il reato di false dichiarazioni sull'età. è introdotta la possibilità per l'autorità di pubblica sicurezza, in presenza di arrivi consistenti e ravvicinati, di ordinare l'effettuazione di misurazioni antropometriche o di altri esami sanitari, inclusi quelli radiografici, al fine di determinare l'età del minore.
Deroga ai limiti di capienza dei centri
Si introduce la possibilità di derogare, a determinate condizioni, ai limiti di capienza previsti per i centri governativi di accoglienza e nelle strutture temporanee di accoglienza.
Più forze armate per 'strade sicure'
viene incrementato il contingente di personale delle Forze armate dell'operazione "Strade Sicure" di 400 unità fino al 31 dicembre 2023 al fine di rafforzare i dispositivi di controllo e sicurezza dei luoghi ove insistono le principali infrastrutture ferroviarie del Paese.
Stretta sui tempi per i ricorsi
Viene ridotto da 30 a 15 giorni, e da 60 a 40 giorni per i residenti all'estero, il termine ultimo per presentare ricorso contro l'espulsionedi chi è in possesso di permesso di soggiorno Ue di lungo periodo.