AGI - Più donne che uomini domani alle urne in Trentino per la tornata elettorale che quasi sicuramente sancirà l'inizio del 'Maurizio Fugatti-bis' alla guida della Provincia Autonoma di Trento. Saranno 224.563 le donne contro i 216.947 uomini che domani dalle ore 7 alle 22 (spoglio da lunedi' mattina) si recheranno nei 527 seggi per rinnovare il governo trentino.
I candidati al consiglio provinciale sono 784 - perfetta la parità di genere, 391 donne e 393 uomini - suddivisi in 24 liste. I candidati alla carica di presidente sono sette. Se nel vicino Alto Adige è certo anche l' 'Arno Kompatscher-ter', seppur con le diverse spaccature sia all'interno della Suedtiroler Volkspartei (rischia di scendere sotto i 15 seggi) che nell'elettorato in lingua tedesca (ha pesato molto la gestione della pandemia di coronavirus), in Trentino, per il governatore leghista uscente la sfida sarà interna, ovvero con i quali numeri uscirà dalle urne.
Bolzano e Trento, due territori che assieme arrivano a poco più di un milione di abitanti ma dove le culture e le identità sono fortemente radicate, vanno al voto per due distinti consigli provinciali per poi unirli in sede di consiglio regionale.
Per Fugatti la sfida primaria sarà quella di confermare gli 11 seggi di cinque anni anche perchè nell'ultima legislatura è stata registrata la spaccatura del centrodestra. Infatti, fino a poche settimane fa Fratelli d'Italia cercava di lanciare una sua capolista, Francesca Gerosa.
Fugatti, sostenuto da otto liste (Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Udc, Noi Trentino per Fugatti Presidente, Patt, Fassa e La Civica), potrebbe pagare la partenza dell'ex senatore leghista Sergio Divina che domani si presenterà con una sua lista. Quella di Fugatti non è stata una legislatura difficile anche perchè il tema che ha caratterizzato gli ultimi mesi è stato quello della gestione dei grandi carnivori che hanno portato a forti polemiche.
La morte di Andrea Papi a seguito dell'attacco di un orso ha portato Fugatti a prendere decisioni - quali catture e abbattimenti di plantigradi - che sono state puntualmente oggetto di ricorso da parte degli animalisti e poi argomento per Tar e Consiglio di Stato.
La questione orsi, però, non sembra ostacolare la rielezione di Fugatti. Il centrosinistra trentino sogna di sfondare con Francesco Valduga, ormai ex sindaco di Rovereto. L'alleanza che coinvolge su Valduga è composta da sette liste e cercherà di fare la differenza nelle città, da Trento a Pergine Valsugana.
Eletto nel 2018 con il Movimento 5 Stelle ma fuoriuscito prima della pandemia di coronavirus, è Filippo Degasperi che è appoggiato da tre liste. Gli altri candidati sono Alex Marini del Movimento 5 Stelle, Elena Dardo (Alternativa) e Marco Rizzo segretario nazionale di Democrazia Sovrana e Popolare.