AGI - Altro che inclusione, la direzione del museo Egizio di Torino promuove iniziative "razziste" nei confronti degli italiani. Cinque anni e mezzo dopo, il leghista Andrea Crippa rispolvera, in un'intervista, la 'vecchia' polemica contro i vertici dell'istituto piemontese. "La mia opinione non è cambiata. Ho solo ripetuto quello che dissi nel 2018: la direzione ha gestito il museo in maniera ideologica", conferma il vice di Matteo Salvini, contattato dall'Agi.
"Nei prossimi mesi e nelle prossime settimane, si dovrà procedere a un ricambio in consiglio di amministrazione, mi piacerebbe che si tenesse conto di questo - aggiunge -. Non chiediamo un direttore di centrodestra, come farebbe la sinistra, che occupa posti. Ma chiediamo una nomina più imparziale. Il museo Egizio di Torino è patrimonio del mondo: non può riservare gli sconti solo per i musulmani, non è un gesto inclusivo. Deve fare sconti per tutte le religioni". Nel mirino di Crippa, nel 2018 come oggi, la campagna avviata dal direttore Christian Greco nel 2016, 'Fortunato chi parla arabo', che invitava i cittadini di "lingua araba", con due ingressi al costo di uno, ad andare a conoscere la ricchezza del museo.
Per criticare l'iniziativa, il vice segretario leghista aveva diffuso sui social il video di una sua telefonata, poi risultata falsa, al centralino del museo. Per questo, con l'accusa di incitamento all'odio, era stato condannato, nel 2020, in primo grado, alla rimozione del video e al pagamento di un risarcimento di 15mila euro.
Accusa dalla quale era però stato assolto dalla Corte d'appello l'anno seguente. Crippa torna ora a chiedere che Greco "faccia un gesto di dignità e si dimetta. "Faremo di tutto per cacciarlo e chiediamo al ministro della Cultura Sangiuliano di cacciarlo se non si dimette lui", promette. Ma il leghista non è il solo a criticare Greco.
Nei giorni scorsi si è espresso l'assessore regionale piemontese al Welfare, Maurizio Marrone, Fratelli d'Italia. "Greco ha doti manageriali non comuni, ma ritengo esistano figure potenzialmente più qualificate, che sono state penalizzate non dico per la direzione, ma addirittura per un posto nel cda del museo", ha detto l'esponente di FdI.
E, mentre il centrodestra - locale e nazionale - non è granitico sul tema con la capo delegazione della Lega che rinnova la stima nei confronti di Greco, l'affondo di Crippa e FdI sollecita la reazione del centrosinistra, che fa scudo attorno al direttore del museo. "Greco dirige il museo Egizio con grande professionalità' e competenza, portando risultati concreti. Da settimane è sotto l'attacco delle destre per un'unica ragione, non essere, secondo loro, allineato alle posizioni del governo", afferma la segretaria del Pd Elly Schlein. "È un fatto grave nel merito e nella sostanza, e tradisce la mania di controllo che ha Giorgia Meloni", attacca.
"L'anno scorso ho portato i ragazzi al Museo egizio di Torino. Come ebbi modo di scrivere mi è sembrato uno dei musei meglio gestiti, allestiti e organizzati d'Italia. Rimuoverei piuttosto chi chiede di rimuovere Christian Grieco", scrive sui social il leader di Azione Carlo Calenda. "Cacciare, cacciare, epurare è lo slogan preferito dai leghisti, affamati di potere e di controllo politico su tutto", lamenta il segretario di Si, Nicola Fratoianni. "La destra vuole le purghe contro gli intellettuali che non si allineano al suo pensiero - sostiene il portavoce di Europa verde Andrea Bonelli -. Dopo aver colonizzato la Rai con TeleMeloni, adesso vuole cacciare i direttori dei musei".
Ma il centrodestra locale e nazionale sul tema appare diviso. "Le polemiche di questi giorni attorno alla figura del direttore del museo Egizio Christian Greco non scalfiscono la fiducia e la stima della Regione nei confronti dell'uomo e del professionista che ha dimostrato in questi anni di lavorare bene nell'interesse del museo e della comunità", commentano, in una nota, l'assessore alla Cultura della Regione Piemonte Vittoria Poggio, l'assessore regionale Fabrizio Ricca e Fabio Carosso, vicepresidente e capo delegazione della Lega all'interno della Giunta regionale del Piemonte.
Mentre il sottosegretario Vittorio Sgarbi sottolinea come la nomina di Greco non dipenda dal Mic "ma dalla presidente della Fondazione del Museo delle Antichità egizie, Evelina Christillin, nominata da Franceschini". "È inutile chiedere la sua cacciata. Greco non può essere cacciato e anzi potrebbe anche essere riconfermato", avverte. "La polemica sulla direzione del museo egizio di Torino è francamente stucchevole - frena, per Noi moderati, Maurizio Lupi -. Il centrodestra, che è una coalizione plurale e con al suo interno diverse sensibilità, ha sempre condiviso un metodo: le nomine vengono fatte in base al merito, alla competenza, al curriculum. Se e quando c'è la necessità di un cambio di vertice, si procede seguendo questi criteri, non quelli dell'appartenenza politica. Lasciamo chi di dovere valutare con serenità se Christian Greco ha lavorato bene oppure no. Continuiamo a lavorare per dare soluzioni concrete a questioni reali, dalla gestione dei flussi migratori all'economia, e lasciamo alle opposizioni gli spot da campagna elettorale".