AGI - "Il dibattito politico sarà ancora più feroce, gli attacchi si moltiplicheranno, le trappole e i tentativi di disarcionarci anche". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni all'assemblea di Fdi. "Per due ragioni: la prima - ha affermato la premier - è che questa stagione si chiuderà con le elezioni europee; la seconda è che, legandolo ai prossimi traguardi, noi non ci accontentiamo di aver vinto le elezioni. Non stiamo qui a goderci le effimeri soddisfazioni del potere, ma per governare e cambiare le cose che non vanno. Quello che abbiamo dimostrato fin qui è che abbiamo il coraggio la libertà, e la solidità per farlo".
"In questi mesi si è visto di tutto. Le continue campagne finto scandalistiche, i dossieraggi, le continue richieste di dimissioni di questo o quell'altro", ha proseguito Meloni. "Ogni singolo dirigente è stato passato in rassegna, spesso perfino i semplici simpatizzanti, alla ricerca del niente. Il fango gratuito perfino sui familiari, con inchieste durate mesi su amici e parenti, la mia storia personale è stata passata in radiografia praticamente dal giorno in cui sono nata".
Meloni: "Contro di noi di tutto"
"Alla fine, è stato un boomerang, perchè - ha rimarcato la premier - sono riusciti a dimostrare solo che ero esattamente la persona che dicevo di essere. Allora si sono attaccati agli organigrammi di partito, anche qui con racconti surreali, per raccontare il partito chiuso, familistico, asserragliato".
"Si è parlato di Arianna Meloni, militante da quando aveva 17 anni, sempre penalizzata dal fatto di essere mia sorella. Hanno volutamente e strumentalmente confuso un ruolo organizzativo come quello di segreteria politica con quello di segretario di Fratelli d'Italia. Solo che da noi il segretario - ha puntualizzato - è una figura che non esiste".
"Arianna penalizzata perchè mia sorella"
In Fratelli d'Italia "c'e' il Presidente, e si chiama Giorgia Meloni, e fin quando voi non deciderete di sostituirmi io eserciterò quel ruolo. E io intendo continuare a fare il presidente di Fratelli d'Italia".
"Ma non sarà che tutto questo nervosismo sugli incarichi tradisca il nervosismo per un mondo impermeabile alle lusinghe e agli interessi dei lobbisti che per anni hanno condotto le danze nelle istituzioni della Repubblica? Beh, è un'altra cosa della quale vado molto fiera. È il vantaggio di non essere ricattabili, poter rimanere onesti", ha sottolineato.
"Non siamo ricattabili"
"In ogni caso - ha spiegato la premier - continueremo a non rispondere a queste provocazioni. Non abbiamo tempo per giocare con loro alla lotta nel fango, perché siamo impegnati a volare alto e a guardare lontano, ai progetti a lungo termine, da costruire mattone dopo mattone. E a dare all'Italia una strategia che non aveva da anni, un orgoglio che aveva dimenticato, una stabilità che è alla base di ogni, vero, cambiamento possibile".
Nella sua relazione introduttiva la presidente ha confermato "il momento difficile" dell'economia. Ma l'Italia è messa meglio di altri Paesi", ha rimarcato riferendosi alle stime Ue sulla crescita.
"L'Italia oggi ha qualcosa di più di quando ne abbiamo assunto la guida: ha un'economia più solida, ha maggiore credibilità e centralità a livello internazionale, ha una stabilità e una visione da realizzare, riconoscibile e riconosciuta da tutti. Un'Italia che sembra tornare a sperare dopo anni di rassegnazione".
"Qualcuno si aspettava risposte immediate ma sul fronte dell'immigrazione - ha concluso - lavoriamo a soluzioni strutturali e non effimere".