AGI - Con la prossima manovra il governo non procederà a tagli, ma a una gestione migliore delle risorse. Lo ha detto la premiere, Giorgia Meloni, in una lunga intervista al Sole 24 Ore. "In Cdm non ho parlato di risparmi ma di miglior utilizzo delle risorse. E comunque è presto per anticipare le misure" ha detto la Presidente del Consiglio, "Ne stiamo ancora discutendo col ministro dell'Economia e con i ministri. Tra gli obiettivi comunque c'è sicuramente quello del taglio del cuneo fiscale".
Meloni ha anche parlato della tassazione degli extraprofitti delle banche. "Il profitto è chiaramente il motore di un'economia di mercato. Ma questo vale quando il profitto deriva dall'intraprendenza imprenditoriale. Cosa diversa è quando registriamo profitti frutto di rendite di posizione. Gli extraprofitti delle banche sono il frutto della decisione della Bce di alzare il tasso di interesse. Gli istituti di credito - osserva Meloni - hanno adeguato con grande tempestività gli interessi attivi, quelli relativi, per esempio a un mutuo. Gli interessi passivi, invece, li hanno lasciati invariati. Tassare quel margine è una cosa di buon senso. Non c'entra con certi commenti che ho letto, 'volete tassare la ricchezza guadagnata'. Io - precisa infine la premier - non tasserò mai il legittimo profitto imprenditoriale e agirò sempre per aiutare a creare ricchezza. Però non intendo difendere le rendite di posizione".
I rapporti con la Cina
"Il tema della privatizzazione dei porti non è all'ordine del giorno e non credo sia un tema da campagna elettorale" ha affermato la presidente del Consiglio commentando la proposta del vicepremier di Forza Italia Antonio Tajani. "Non prevedo che il nostro rapporto con la Cina diventi complicato. Tra Roma e Pechino le relazioni sono antiche e ci sono grandi e reciproche convenienza, non solo in ambito commerciale. Penso, ad esempio, che la Cina possa essere un ottimo partner per il lusso italiano. Al di là dell'accordo sulla Via della Seta, su cui le scelte andranno meditate e discusse in Parlamento, non c'è una relazione diretta tra quella firma e le relazioni commerciali", aggiunge la premier per poi osservare che "il paradosso è che siamo l'unico Paese del G7 ad aver aderito alla Via della Seta ma non siamo affatto il Paese del G7 o il Paese europeo col maggior interscambio con la Cina. Il che dimostra - conclude - come non ci sia un nesso tra le due cose. Ne parleremo con serenità e amicizia col governo cinese e sono convinta che i nostri rapporti continueranno a essere solidi".
Il nodo politico
"Naturale che in vista delle Europee si valorizzino le differenze. Ma sono ottimista. Nel centrodestra siamo sempre stati capaci di fare sintesi su tutto. Capiamo la responsabilità di un governo che può durare a lungo. Nessuno metterà a repentaglio tutto questo per un punto percentuale alle Europee. Sono convinta che lavorando bene tutti i partiti della maggioranza potranno crescere e io farò quello che posso perché si vada in questa direzione" ha concluso Meloni rispondendo a una domanda sulle posizioni diverse tra Tajani e Salvini - i due vicepremier - in merito alla privatizzazione dei porti. In un altro passaggio dell'intervista la premier ha sottolineato: "Lavoro benissimo con Antonio Tajani, è molto capace e molto serio. Cosi' come lavoro bene con Matteo Salvini. Gli alleati troveranno in me una persona sempre disposta ad ascoltare le loro richieste. Il centro destra è bello perché è composito".