AGI - Movimento 5 Stelle e Partito Democratico rimangono distanti, nei palazzi e nelle piazze, anche sul tema del precariato e del lavoro povero che vede i due partiti sulla stessa barricata, quella alzata contro il decreto Primo Maggio varato dal governo. I Cinque Stelle saranno a Roma per il corteo annunciato da Giuseppe Conte nelle ore immediatamente successive al via libera al decreto dell'esecutivo.
Un pezzo importante di Partito Democratico sarà invece a Napoli, per un evento sul lavoro e il Sud: "Senza Sud, l'Italia non cresce". A suonare la carica sui social è Giuseppe Conte. In piazza della Repubblica, a Roma, davanti alla fontana della Naiadi con completo d'ordinanza scuro, camicia bianca, ma senza cravatta, il presidente M5s appare in un video e chiama a raccolta il 'suo' popolo.
"Ci vediamo qui, sabato 17 giugno alle ore 14. E' ora di far contare le vostre voci", dice Conte nel video in cui lancia la mobilitazione di domani. Un video in cui si alternano le voci di precari e precarie alle prese con il "lavoro povero": "Non riuscivo a fare la spesa, è tutto più caro", è la voce di una anziana donna sullo sfondo di un mercato rionale. "Si taglia sul cibo, sulla carne, sul pane e la pasta ormai quasi inavvicinabili", rimarca la voce di un uomo. Si passa alla sanità e a quanto sia difficile prenotare una mammografia: "Ho provato a prenotarmi per una mammografia, ma ho scoperto che purtroppo il servizio è stato interrotto e a tempo indeterminato".
Capitolo mutui
"Feci un mutuo con un tasso variabile, per cui può variare dai 300 alla soglia dei 500, ma non sono riuscita a pagare tutte le rate, ne ho otto arretrate". Per arrivare alla precarietà, "una condizione a tratti devastante", come spiega la voce fuoricampo di un giovane: "Mi hanno offerto questo contratto, dopo quattro giorni di lavoro effettivo, e c'era scritto che io lavoravo solo un giorno a settimana per quattro ore, per cui non posso prendermi nemmeno un frullatore a rate con un contratto del genere", dice una giovane donne.
A questo punto entra in scena la guerra in Ucraina, con l'estratto da un notiziario che dice: "Schiereremo nel Paese anche dieci aerei in grado di trasportare armi nucleari tattiche", si spiega. Parole di Vladimir Putin, mai citato nel video, riferite al progetto di schierare armi nucleari e aerei in Bielorussia.
"Senza il Sud, l'Italia non cresce"
Un invito al popolo pentastellato, quello di Conte, ma anche a quelle forze politiche che possono trovare un minimo comun denominatore sui temi del lavoro, Partito Democratico in primis. Alcuni big della segreteria dem, tuttavia, domani saranno a Napoli, per partecipare all'iniziativa su Sud e lavoro: dal responsabile economia Antonio Misiani al titolare del Sud e della coesione sociale Marco Sarracino, passando per il responsabile Informazione Sandro Ruotolo, l'ex ministro del Lavoro Andrea Orlando, Elena De Filippo, Serena Sorrentino e Arturo Scotto. "Senza il Sud, l'Italia non cresce", è il nome dell'iniziativa e uno dei temi caratterizzanti l'agenda dem dei prossimi mesi. Un evento 'itinerantè che toccherà altre regioni del meridione dove il tema del lavoro povero è più sentito.
La segretaria Elly Schlein ha messo il lavoro, assieme alla sanità, alla scuola e al Pnrr fra i temi che caratterizzeranno l'azione politica del Pd da qui alle europee del 2024. Il rinnovo del Parlamento di Bruxelles rimane la meta verso cui guardano Schlein e i suoi. Gli umori nel partito rimangono sotto l'asticella di guardia dopo la sconfitta alle amministrative e la segretaria cercherà di rinvigorire il partito lunedì, in occasione della direzione nazionale. Un appuntamento slittato di una settimana, prima per la morte di Silvio Berlusconi, poi per la scomparsa e i funerali di Flavia Franzoni. Fonti di minoranza si aspettano dalla segretaria parole chiare sull'agenda politica, con due o tre punti qualificanti dell'azione politica del partito, assieme a una valutazione sul risultato delle amministrative. Insomma, chi attendesse un redde rationem rimarrebbe deluso. Non che siano da escludere completamente momenti di "asprezza".
Il 30% di Elly
In fin dei conti, è il ragionamento, è la prima direzione dopo tanto tempo e la prima dal passaggio elettorale deludente nei comuni. Non mancheranno poi passaggi "motivazionali" nella relazione di Schlein. Nell'inner circle della segretaria si continua a parlare del 30% come asticella a cui puntare per le europee. Una fiducia che, viene spiegato, poggia anche su alcuni risultati importanti in città come Vicenza e Brescia. Per inseguire questo risultato, i dem hanno scelto una linea di "non belligeranza" nei confronti di Conte e del Movimento 5 Stelle che, al contrario, non perde occasione di ribadire il "non possumus" rispetto ad una eventuale alleanze strutturale con il Pd.