AGI - Silvio Berlusconi “ha rappresentato un cambio di passo perché quando è sceso in campo, nel ’94, è stato un momento decisivo del cambio di prospettiva”. Lo ha detto la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, rispondendo alla domanda di un giornalista, a margine dei lavori in corso alle Nazioni Unite, a New York, per la Convenzione Onu sulle disabilità. Quando Berlusconi lanciò Forza Italia, lei aveva diciassette anni.
Mentre altri ministri sono rientrati in Italia per partecipare ai funerali di Stato dell’ex presidente del Consiglio, lei ha portato avanti gli impegni presi con gli altri Paesi membri delle Nazioni Unite. “E’ cambiato - ha aggiunto, parlando ancora di Berlusconi - un po’ anche il modo di vivere il mondo politico. Quindi sicuramente il ricordo commosso di oggi lo condivido appieno”.
“E’ stata un’ottima occasione di confronto - ha aggiunto, commentando i lavori all’Onu - e anche di scambio tra Paesi che apparentemente a volte sono molto lontani, ma ho trovato una grande voglia di scambiare buone pratiche e di capirsi”. “Ho avuto incontri bilaterali molto interessanti - ha continuato - con Gran Bretagna, Germania, Australia, Canada, gli Stati Uniti a brevissimo, Israele, Francia, Polonia, Ungheria”.
L’Italia ha presentato "il suo piano d’accoglienza Dama, acronimo per Disabled Advanced Medical Assistance (assistenza medica avanzata per persone con disabilità), un modello organizzativo nato per facilitare l’accesso alle strutture sanitarie per persone con disabilità intellettive e relazionali. Un altro evento in programma al Palazzo di Vetro è “Living Independently, The Network Model for persons with autism in adulthood”, che l’Italia ha realizzato in collaborazione con Argentina, Cuba e il dipartimento degli Affari social dell’Onu. L’iniziativa punta a presentare il modello italiano di rete per la presa in carico di persone nello spettro dell’autismo in età adulta. La ministra ha parlato ai colleghi internazionali di vari progetti.
“Abbiamo presentato - ha sottolineato Locatelli - anche il progetto Filippide, che è una realtà che opera in particolare in Italia nel campo dello sport, nel supporto dei ragazzi, nel tempo ricreativo per persone con gravi forme di autismo e malattie rare, e fa un ottimo lavoro anche in altri Paesi, e quindi abbiamo condiviso delle esperienze”. “Abbiamo un terzo settore - ha sottolineato - un mondo dell’associazionismo ricchissimi che io voglio valorizzare in tutto quello che facciamo”.