AGI - Italia e Francia hanno rapporti "secolari" che "guardano al futuro" e vanno alimentati. Sergio Mattarella vola a Parigi a suggellare una pace siglata nelle scorse settimane tra i governi e alza lo sguardo oltre le schermaglie tra due paesi che hanno una amicizia storica.
L'orizzonte infatti è quello dell'Unione europea, di cui Roma e Parigi sono paesi fondatori. Ma a tratti lo spirito di Schumann e De Gaulle sembra affievolito. "Nei nostri giorni abbiamo molto faticato per concordare soltanto un modesto tetto al prezzo del gas" lamenta il Presidente.
"C'è molto da recuperare in fiducia e fede nel futuro"
Tra un anno esatto ci saranno le elezioni europee, in ballo c'è molto di più del destino dei singoli Paesi e delle singole famiglie politiche. Sarà, ha detto pochi giorni fa Mattarella, "una straordinaria occasione di democrazia per i cittadini dei 27 paesi", un banco di prova davanti a sfide che ormai coinvolgono gli stessi valori di libertà, democrazia, convivenza civile.
Non a caso i paesi fondatori rinsaldano i loro rapporti: Mattarella è a Parigi per vedere Macron, mentre si prepara la visita di Giorgia Meloni. Ma sempre stasera il presidente francese è ospite a cena nella residenza privata del cancelliere Olaf Scholz che giovedì sarà a Roma per un incontro con la premier e il presidente.
I temi sul tavolo di questa girandola di incontri sono diversi, dall'accordo sui migranti, che vedrebbe Parigi sostenere Roma, agli aiuti alla Tunisia, dalla futura pace in Ucraina all'allargamento della Ue ai Balcani occidentali, dal nuovo patto di stabilità alle contromisure del piano anti-inflazione degli Usa. Poi certo, ci sono i nuovi possibili equilibri a Bruxelles, molto dipenderà dalle elezioni in Spagna a luglio e in Polonia a novembre. Ma per Mattarella la bussola da non smarrire è il "un nucleo di valori condivisi: democrazia, tolleranza, solidarietà".
Italia e Francia, in questo, sono nazioni pilota. Non a caso hanno firmato due anni fa il Trattato del Quirinale le cui norme "guardano al futuro ma hanno radici antiche". I rapporti tra Roma e Parigi sono ormai nuovamente distesi, grazie al colloquio tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron ad Hiroshima e grazie ai colloqui tra i ministri degli Esteri Antonio Tajani e Catherine Colonna.
Ora il capo dello Stato, spiegano al Quirinale, suggella i rapporti ritrovati, ma la cornice resta quella di una "amicizia solida". Charles De Gaulle, due giorni dopo la caduta del fascismo, "parlo' di 'stretta vicinanza' e di 'interdipendenza tra due grandi popoli latini'. I rapporti tra Italia e Francia sono difatti secolari. Sarà vostro compito continuare ad alimentarli" spiega Mattarella ai 50 giovani diplomatici, 25 italiani e 25 francesi, che grazie al Trattato del Quirinale stanno seguendo un percorso formativo comune.
"Insieme, giovani funzionari italiani e francesi, rappresentate il cuore pulsante di questa speranza. La vostra passione, conoscenza e dedizione sono indispensabili per la costruzione europea, per la sua crescita ed evoluzione per affrontare le crisi di oggi e le sfide di domani" esorta il Presidente.
Insieme a Macron inaugurerà con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano la mostra 'Naples a' Paris', "in cui si mescolano opere dei due paesi" perché la contaminazione è un modello fondamentale. Subito dopo i due presidenti saranno all'Eliseo per un pranzo privato. Nessun tema politico, assicurano al Colle, la politica estera la fa il governo, ma i grandi valori comuni saranno sicuramente il piatto forte.