AGI - Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri hanno deposto una corona di alloro al mausoleo delle Fosse Ardeatine, luogo simbolo della resistenza antifascista dove il 23 marzo 1944 furono giustiziate 335 persone. Presenti alla cerimonia anche Fabio Rampelli, Maurizio Gasparri, Isabella Rauti, Paolo Trancassini.
"Siamo qua - ha detto Tajani - perchè questa è la commemorazione della Liberazione dal nazifascimo. E questo è il luogo dove i caduti hanno riscattato il nome dell'Italia. Non è il luogo dove fare polemiche ma dove difendere i valori e rispettare il dolore delle famiglie".
"Questa festa non deve essere divisiva - ha proseguito - Sono persone cadute per l'Italia e per riscattare l'onore del nostro Paese. La libertà è un valore che non può conoscere frontiere o divisioni di parte. Abbiamo il dovere di difenderla ogni giorno con la nostra azione e le nostre scelte, anche con quello che insegnano ai nostri figli".
Il ministro ha ribadito che "Questi caduti sono l'esempio di quello che non deve più accadere. Purtroppo vediamo invece che questo accade ancora in Ucraina. E ci auguriamo che la Libertà possa sempre e comunque prevalere nel mondo e nel cuore di ogni persona". Le polemiche non hanno senso - ha concluso - L'Italia è un Paese libero e democratico e tutti abbiamo il dovere di difendere le Istituzioni. Non c'è colore politico che possa dividere".