AGI - "Io penso che la prima soluzione a cui bisogna lavorare" per contrastare la mancanza di lavoratori, "è il lavoro femminile". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, arrivando all'inaugurazione della 61 esima edizione del Salone del Mobile, in Fiera a Rho.
"Credo che prima di arrivare al tema immigrazione" ha spiegato, si debba puntare, "per esempio, sulla possibilità di coinvolgere molte più donne nel mercato del lavoro. Poi c'è il tema di incentivare la natalità, queste sono le priorità su cui lavorare". "È oggettivo - ha aggiunto - che noi in Italia abbiamo un problema di tenuta del nostro sistema economico e sociale dato dal fatto che per troppi anni non abbiamo investito sulla natalità e sulla demografia".
Il problema dell'occupazione, ha osservato ancora, si risolve in vari modi "e il modo sul quale lavora il governo non è risolverlo con i migranti ma risolverlo con quella grande riserva inutilizzata che è il lavoro femminile, perché alzando i livelli del lavoro femminile e portandoli alla media europea già i nostri dati cambierebbero molto, e lavorando sulla demografia e, quindi, sull'incentivazione della possibilità da parte delle famiglie di mettere al mondo dei figli. Questo - ha confermato Meloni - è quello su cui il governo lavora".
"Abbiamo un disperato bisogno di rafforzare le competenze che mancano, allineare domanda e offerta di lavoro" ha aggiunto puntando il dito contro il Reddito di cittadinanza. "Non possiamo accettare che mentre noi continuiamo ad accapigliarci sul Reddito di cittadinanza le imprese dichiarino che in 4 casi su 10 hanno difficoltà a trovare manodopera qualificata per lavori che sono ottimamente retribuiti". Dunque, "bisogna lavorare per allineare quelle competenze" ha aggiunto Meloni, ribadendo la proposta di creare un liceo del Made in Italy, che "deve partire ed è in dirittura d'arrivo".
Al Salone del Mobile "c'è il mondo delle imprese, vere e uniche creatrici, insieme ai loro lavoratori, di ricchezza. E lo Stato deve sostenere e favorire la creazione di quella ricchezza" ha detto la presidente Meloni, durante il suo intervento alla kermesse, alla quale partecipa per il terzo anno consecutivo. "Non potevo mancare alla mia prima edizione da Presidente del Consiglio" perché questa è "una vetrina straordinaria dell'eccellenza italiana, ma anche una fiera che racchiude molte delle questioni strategiche su cui il governo lavora". Prima fra tutte quella "della difesa del sistema imprenditoriale italiano e della difesa del marchio". D'altra parte il settore merita attenzione con il suo fatturato, quello del legno arredo in crescita del +12,6%, e la manifestazione attira sempre più visitatori e buyer "da tutto il mondo", i numeri delle prevendite dei biglietti sono "ottimi, con un più 33%, rispetto allo scorso anno" ha annunciato la presidente del Salone, Maria Porro.
"Stiamo lavorando con i ministeri per disegnare una cornice che renda il settore del legno indipendente, coniugando sostenibilità ambientale ed economica. Vogliamo puntare - questo l'obiettivo - a una filiera del legno-arredo 100% made in Italy".
Il governo dunque è al lavoro per creare "un ecosistema favorevole alle imprese, con tasse giuste, giustizia e burocrazia al servizio dei cittadini. La prima di queste riforme è già sul tavolo: una delega con cui ci poniamo l'obiettivo di abbassare la pressione fiscale per le imprese e per il mondo del lavoro" ha aggiunto la premier. "Ci sono tante cose che vanno incentivate e noi ci stiamo lavorando a partire da un prossimo collegato alla finanziaria che arriverà in Cdm proprio sul tema del sostegno alle eccellenze". Si tratta, ha spiegato, di "una sorta di legge quadro che punterà su tre pilastri: la lotta senza quartiere alla contraffazione e alla concorrenza sleale, quindi con tutela dei brevetti e dei marchi. Poi strumenti finanziari per far crescere le Pmi nel settore dell'eccellenza e infine formazione e competenze. Serve una rivoluzione culturale per mettere al centro il lavoro creativo italiano".