AGI - "Io ho come obiettivo l'eliminazione della protezione speciale, perché si tratta di un'ulteriore protezione rispetto a quello che accade al resto di
Europa. C'è una proposta della maggioranza nel suo complesso, non è un tema su cui ci sono divergenze. È complessa ed è normale che ci siano diversi emendamenti". Così il premier, Giorgia Meloni, nell'ultimo giorno della visita in Etiopia, ha ribadito la linea del governo sulle modifiche al Dl migranti.
"Noi crediamo - ha spiegato ai giornalisti - di poter contribuire molto allo sviluppo, alla sicurezza, alla stabilità delle nazioni africane" sottolineando che "c'è una grande voglia di Italia, c'è grande attenzione per la nostra capacità di cooperare in modo non predatorio, di lasciare qui qualcosa. E noi vogliamo lavorare sulle infrastrutture, sull'agricoltura, sul turismo. Quello che queste nazioni ci chiedono è anche di farci promotori, portavoce presso gli organismi internazionali, l'Ue, il G20, il G7, delle loro istanze, delle loro necessità e io credo che l'Italia possa ottimamente svolgere questo ruolo".
Ma sono stati tanti gli argomenti toccati dal leader di Fratelli d'Italia che, in mattinata ha fatto visita alla scuola italiana Galileo Galilei. Tra questi quello del passato coloniale: "Francamente non è emerso. È un tema che non hanno considerato, non vedono il nesso probabilmente".
Poi su Pnrr, ha aggiunto: "Per le modifiche ci prendiamo il tempo che è necessario a ottenere il vero obiettivo, che non è fare i primi della classe ma presentare un lavoro che ci consenta di spendere al meglio le risorse"
Il rapporto con la Somalia
La seconda giornata in Etiopia del presidente del consiglio, Giorgia Meloni si era aperta con un tweet dedicato al rapporto tra l'Italia e la Somalia. "Ad Addis Abeba ho avuto il piacere di incontrare anche il Presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud. La Somalia troverà sempre nell'Italia un partner privilegiato e solido nel sostenere gli sforzi volti a rafforzare le istituzioni somale e la stabilità dell'intero Corno d'Africa".
La visita in Etiopia
Nella giornata di ieri, il premier era apparso assai soddisfatto quando ha risposto alle domande dei giornalisti, allo Sheraton di Addis Abeba, dopo i primi colloqui con il premier etiope Abiy Ahmed Ali e il presidente dell'Unione Africana, Moussa Faki Mahamat. Lo era altrettanto a fine giornata, spiegano all'AGI dal suo entourage, dopo una cena offerta in suo onore da Abiy e l'incontro con il presidente somalo, Hassan Sheikh Mohamud.
"C'è un protagonismo dell'Italia in Africa, complessivamente, e nel Corno d'Africa, che per noi è una regione cruciale e rappresenta un tema sensibile", ha sottolineato la premier ai cronisti. "L'Etiopia - ha poi osservato - è un Paese la cui stabilità è fondamentale, con il quale l'Italia vanta una storica relazione che io intendo rafforzare ulteriormente. Qui sono molte le materie sulle quali discutere e quella migratoria è una conseguenza" di altre problematiche.
"In questo Paese - ha proseguito - sono presenti le nostre aziende con investimenti e infrastrutture, che sono anche infrastrutture riferibili a quello che io chiamo il Piano Mattei per l'Africa. C'è un sostegno del quale questa nazione ha bisogno, particolarmente sul piano finanziario, ce ne stiamo occupando così come facciamo in una situazione molto diversa per quanto riguarda la Tunisia, per sostenere lo sblocco dei finanziamenti e sostenere una certezza finanziaria che poi consenta ulteriori investimenti".
Meloni ha inoltre evidenziato che "c'è un'ottima amicizia con il premier etiope, è la terza volta che ci incontriamo e (questa amicizia, ndr) può avere importanti sviluppi anche per la stabilita' complessiva della regione".
La presidente del Consiglio ha quindi annunciato che presto sarà presentato il 'piano Mattei' per l'Africa: "Stiamo lavorando a una serie di iniziative che riguardano il continente africano", ad esempio il summit intergovernatico Italia-Africa che si svolge ogni due anni e che si terra' il prossimo ottobre.
"E questa potrebbe essere l'occasione giusta per presentare definitivamente il nostro piano Mattei". Domani mattina, intorno alle 10 ora locale (le 9 in Italia), la premier parteciperà a una riunione trilaterale con il suo omologo etiope e il presidente somalo. A seguire, in tarda mattinata, una visita alla scuola italiana statale Galileo Galilei