AGI - Si è dovuti arrivare al 2022 perché, per la prima volta, in Italia si sia potuta nominare un presidente del Consiglio donna, mentre nessuna ha ancora mai rivestito la carica di Capo dello Stato. Attualmente, nell'Unione europea, la carica di Primo ministro o presidente del Consiglio è ricoperta da donne in 5 Stati, oltre l'Italia (Danimarca, Estonia, Francia, Finlandia e Lituania). Nel 2019 alla Presidenza della Commissione europea è stata eletta per la prima volta una donna.
Lo mette in chiaro un dossier del servizio studi della Camera che si basa sui dati dell'Eige, l'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere, agenzia autonoma dell'Unione europea, che pubblica dal 2013 il rapporto sull'indice dell'uguaglianza di genere. In realtà sul fronte della politica in Italia, si legge, "i dati relativi alla presenza femminile negli organi costituzionali hanno sempre mostrato una presenza contenuta nei numeri e molto limitata quanto alle posizioni di vertice". In tale contesto, "i risultati delle elezioni politiche del 24-25 febbraio 2013 hanno presentato un segnale di inversione di tendenza: infatti, la media complessiva della presenza femminile nel Parlamento italiano, storicamente molto al di sotto della soglia del 30% - considerato valore minimo affinché la rappresentanza di genere sia efficace - é salita dal 19,5 della XVI legislatura al 30,1 per cento dei parlamentari eletti nella XVII legislatura".
"Tale tendenza si è rafforzata con le elezioni del 2018, in cui per la prima volta sono state sperimentate le misure previste dalla legge elettorale 165 del 2017 per promuovere la parità di genere nella rappresentanza politica. Nel 2018, infatti, risultano elette in Parlamento 334 donne, pari a circa il 35 per cento (di cui 225 alla Camera e 109 al Senato). Da sottolineare, tuttavia, è che alla Camera nessuna delle quattordici commissioni permanenti è presieduta da una donna (al Senato, invece ci sono, ad esempio, le presidenti di Esteri e Giustizia, Craxi e Bongiorno) e nessun questore a Montecitorio è donna.
Nella XIX legislatura, "la prima con la riduzione del numero dei parlamentari, la rappresentanza femminile è in lieve flessione, con un calo che si registra in entrambe le Camere: le donne elette in Parlamento sono circa il 33 per cento del totale (di cui 129 alla Camera e 69 al Senato). Questo risultato ci pone appena sopra la media dei Paesi Ue-27, che risulta pari al 32,4 per cento". Le prime donne elette alla Consulta Nazionale "sono state 14; della Consulta faceva parte un numero variabile di membri (circa 400) alcuni di diritto, altri di nomina governativa, su designazione partitica e di altre organizzazioni. Le donne elette all'Assemblea Costituente, composta da 556 membri, sono state 21 (3,8%)".
Nella XII legislatura (la prima con il sistema elettorale maggioritario e con il sistema delle quote su cui è poi intervenuta la Corte costituzionale, ricorda il dossier), le donne elette alla Camera dei deputati sono state 95, di cui 43 elette con la quota maggioritaria e 52 con quella proporzionale, mentre nella XIII legislatura (senza l'applicazione del sistema delle quote) le donne elette alla Camera dei deputati sono scese a 70 (rispettivamente 42 e 28). Al Senato sono state elette nella XIII legislatura 26 donne.
Nella XIV legislatura le donne elette alla Camera sono state 73 e al Senato 25. Le donne elette alla Camera nella XV legislatura sono state 108 (17,1 per cento) e le donne senatrici 44 (13,6 per cento).
Nella XVI legislatura sono state elette alla Camera dei deputati 133 donne, al Senato 58.
Nella XVII legislatura sono state elette alla Camera dei deputati 198 donne (31,4 per cento), al Senato 92 donne (28,8 per cento).
Nella XVIII legislatura la percentuale di donne elette alla Camera risulta pari al 35,7% (225 su 630), in crescita rispetto alla precedente legislatura (+4,3%), la quale, a sua volta, aveva fatto registrare un incremento di circa il 10 per cento rispetto alla XVI legislatura; sono 109 le donne elette al Senato della Repubblica (34,9 per cento), si legge.
Nella XIX legislatura, da poco inaugurata, sono state elette: alla Camera, 129 donne (pari al 32,3 per cento), dato che fa registrare una flessione nella presenza femminile del 3,5 per cento e, al Senato, 69 donne (34,5 per cento). Tra i senatori a vita, quattro volte, nel 1982, nel 2001, nel 2013 e piu' di recente nel 2018, é stata nominata una donna: Camilla Ravera, Rita Levi Montalcini, Elena Cattaneo e Liliana Segre.