AGI - Il senatore del Pd Bruno Astorre è morto mentre si trovava in uno degli uffici del Senato a palazzo Cenci. La commozione per la morte del senatore attraversa da sinistra a destra tutto l'arco parlamentare. Una commozione mista allo sbigottimento, nelle reazioni degli esponenti dem e non solo a lui più vicini. Nel saluto di Dario Franceschini, amico di una vita di Astorre e suo punto di riferimento politico, emerge tutto il dolore della comunità democratica: "Ciao Bruno, amico di una vita. Ci hai insegnato cosa vuol dire amare la politica, amare la propria terra, voler bene alle persone. Ogni giorno ci hai salutato con la gioia negli occhi ridenti e noi ti ricorderemo per sempre cosi".
Un sorriso ostentato anche se, chi gli è stato vicino, racconta di un disagio, un dolore oscuro che lo attanagliava da tempo. Da qui il rammarico del senatore Matteo Renzi: "Mi spiace di non aver capito niente prima della tragedia. Una preghiera per i tuoi. Riposa in pace, amico di mille battaglie, riposa in pace".
Il commissario agli Affari Economici dell'Ue, Paolo Gentiloni, sottolinea di aver "conosciuto pochi politici che hanno lavorato così tanto per il proprio territorio. Abbraccio la sua famiglia. Ciao Bruno, riposa in pace".
Il presidente del M5s, Giuseppe Conte, rimarca il legame inscindibile con il territorio che ha visto crescere politicamente Astorre: "Un uomo la cui storia politica rappresenta quell’inscindibile e importante legame tra istituzioni e territorio. Una perdita dolorosa, per cui tutta la comunità del M5s si stringe vicino alla sua famiglia e ai suoi cari".
Il riferimento al legame con il territorio non è casuale. Il Lazio, così come la Capitale, è stato la cifra stessa che ha caratterizzato la carriera del senatore, cominciata con la Democrazia Cristiana, nel consiglio comunale di un comune dei Castelli Romani, Colonna e proseguita con il partito Popolare, la Margherita e L'Ulivo e, infine, con il Pd.
Sempre eletto nei collegi di Roma e del Lazio, del Pd regionale Astorre era anche segretario. L'ex segretario del Pd, Enrico Letta, si dice "attonito alla tragica notizia della morte di Bruno Astorre. Non riesco a trovare parole di fronte ad un simile dramma. C’è il silenzio. C’è la preghiera. L’abbraccio ai suoi cari", scrive sui social Letta, mentre la leader dem Elly Schlein sottolinea: "Siamo sconvolti e profondamente addolorati dalla tragica notizia della morte del Senatore Bruno Astorre. Tutta la comunità democratica si stringe attorno alla moglie e alla sua famiglia, agli amici e a tutti i suoi colleghi", scrive la segretaria neoeletta.
Chi, come la premier Giorgia Meloni, lo ha conosciuto come avversario lo ricorda come "appassionato e leale, una persona perbene. A nome mio e del Governo, mi stringo al dolore della moglie, della famiglia e della sua comunità politica".
Il deputato romano di Fratelli d’Italia, Luca Sbardella, ricorda di aver incontrato il senatore dem "più volte a manifestazioni e convegni. Era una persona leale e generosa. Esprimo al Partito Democratico e alla famiglia del senatore Astorre le mie più sentite condoglianze”.
E per i capigruppo della Lega alla Camera e al Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, se ne va una "persona seria e perbene, politico capace. Alla famiglia, ai suoi cari e a tutto il Partito Democratico, rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze”.
Sulla morte del senatore Pd, la procura di Roma ha aperto un'inchiesta. Il fascicolo, come avviene in questi casi per poter fare i dovuti accertamenti, sarà aperto con ipotesi di reato: istigazione al suicidio. Sul posto per il sopralluogo andrà il pm Fabrizio Tucci.