AGI - Al Lazio serve “un’aria nuova”. Contro i “pendolari della poltrona e gli interessi di bottega” e per evitare che Roma diventi “Caput Immonditiae”. Non ha dubbi Donatella Bianchi, candidata alla Pisana per il Movimento 5 Stelle e del Polo Progressista alle elezioni regionali del Lazio, che spiega la sua visione rispondendo alle 10 domande poste dall'AGI ai tre sfidanti.
Siamo alle ultime battute di una campagna elettorale partita in sordina e salita nei toni. Che cosa contesta ai suoi avversari?
Una macroscopica mancanza di trasparenza. Sul finanziamento di Bandecchi, sulle presenze neofasciste nelle liste che lo sostengono e sulla vicenda della casa acquistata a prezzo di favore da Enpaia, Rocca ha nascosto la testa sotto la sabbia. Contestualmente, D’Amato si è presentato per governare una Regione dal cui bilancio la Corte dei Conti dice che ha precedentemente distratto circa 300mila euro per la sua attività politica. In entrambi i casi, non è il biglietto da visita che i cittadini vorrebbero.
Tre punti del suo programma da realizzare o avviare entro i primi cento giorni.
Attenzione ai giovani, con la creazione dell’assessorato alle politiche giovanili, un organismo dedicato esclusivamente ai bisogni dei nostri ragazzi e ragazze; varerò un reddito di cittadinanza regionale per difendere i 350mila cittadini che verranno abbandonati dal governo Meloni e istituirò lo psicologo di base, figura necessaria persa durante la pandemia. E poi, il Superbonus Lazio. Un report di Bankitalia, diffuso a novembre 2022, indica nelle costruzioni uno dei settori che hanno trainato la ripresa dell’occupazione nel Lazio dopo il blocco delle attività causato dalla pandemia: dobbiamo proseguire lungo questa strada.
Primo provvedimento per la sanità.
Subito una piattaforma digitale di monitoraggio e gestione delle liste di attesa: bisogna uscire da un modello “ospedalecentrico”, rilanciando la medicina territoriale: ciò, per esempio, eviterebbe ai cittadini di restare “parcheggiati” su una barella per ore ed ore quando si recano in un pronto soccorso o di doversi spostare in altre Regioni per dei semplici esami diagnostici.
Primo provvedimento per i rifiuti.
Implementazione netta della raccolta, perché si discute troppo di come chiudere il ciclo dei rifiuti ma occorre aprirlo sapientemente. Basta confusione tra raccolta e smaltimento, Rocca e D’Amato su questo mentono ai laziali facendogli credere che un inceneritore che vedrà la vita tra vari anni sia la soluzione oggi all’immondizia che invade le strade.
Primo provvedimento per le infrastrutture e iniziative per la sicurezza stradale, il Lazio è tristemente protagonista nelle pagine di cronaca per numero di incidenti mortali.
Nei giorni scorsi ho fatto un viaggio sulla Viterbo-Roma toccando con mano le difficoltà che i pendolari sono quotidianamente costretti ad affrontare. Da presidente di Regione, il miglioramento dell’offerta e delle prestazioni del trasporto pubblico locale e regionale, anche attraverso la riapertura di vecchie tratte oggi in disuso al fine di garantire una migliore circolazione di merci e persone, sarà in cima alla mia agenda. Quanto alla sicurezza stradale, intendo intervenire su tre aspetti: maggiori risorse per la messa in sicurezza delle strade, promozione di corsi di guida sicura per i giovani neo-patentati sostenendo in particolare quelli che vivono in famiglie a basso reddito, e una più stretta collaborazione con i gestori dei locali.
Dopo settimane di incontri sul territorio, c'è qualche punto del programma che cambierebbe?
Il programma con cui io e il M5S ci presentiamo alle elezioni è nato ascoltando i cittadini e le loro esigenze, ma anche il mondo accademico e quello dell’associazionismo che, se sarò governatrice, avrà un ruolo ancora più centrale. Sono pienamente convinta che le nostre proposte siano quelle giuste per rilanciare il Lazio, ma sarò sempre disponibile al dialogo con le persone e con le parti sociali. Sostenibilità ed inclusività saranno le due parole chiave del mio mandato.
Il Lazio ha il primato dei neet, oltre il 20 per cento dei giovani tra 15 e 19 anni non studiano né lavorano. Eppure i giovani sono rimasti all'ombra di questa campagna. Quali iniziativa prevede per le fasce giovanili, nei settori della formazione e del lavoro?
Roma, Latina e Frosinone sono 3 delle Province dove quest’anno, secondo la Cgia di Mestre, si registreranno gli incrementi maggiori della disoccupazione. I giovani rischiano nuovamente di pagare il prezzo più alto. Due proposte per evitarlo. La prima: va favorito l’accesso dei ragazzi all’Università, implementando le risorse destinate alle borse di studio e riducendo il gap del Lazio sul fronte degli alloggi per studenti. La seconda: va costruito un ecosistema di cooperazione aperta fra imprese e università, mettendole al centro delle politiche attive del lavoro.
Dal Castello di Santa Severa al Parco archeologico di Ostia Antica, il recupero di alcune aree storico archeologiche ha rappresentato alcune delle iniziative bandiera per le precedenti amministrazioni. Ci sono dei beni culturali che prevede già di recuperare?
Serve un approccio integrato che valorizzi i beni culturali in completa sinergia con la riqualificazione ambientale. Penso in particolare all’attenzione che merita l’itinerario costiero laziale, un valore aggiunto per il tessuto culturale e produttivo laziale, volano di un turismo sostenibile che deve fare della blu economy uno dei punti di forza della regione.
Si presenta come rappresentante dell'elettorato ecologista. Un'eventuale vittoria dei "partiti dell'inceneritore" potrebbe portarla a rivedere le posizioni sul termovalorizzatore?
Assolutamente no. Quello in cui i fan dell’inceneritore vivono è un mondo alla rovescia. Al contrario, seguendo le linee programmatiche caldeggiate anche dall’Ue, bisogna investire in tecnologie meno impattanti come l’ossicombustione, e trovare soluzioni adeguate per la raccolta prima di pensare solo ed esclusivamente allo smaltimento. Parliamo peraltro di un’opera che, se va bene, arriverà nei prossimi anni, e che ci costringerà ad importare immondizia dal resto d’Italia e d’Europa. Forse l’obiettivo di Rocca e D’Amato è trasformare Roma in Caput Immonditiae.
In chiusura, perché scegliere lei, in una parola.
La mia è una candidatura civica e progressista, che rimette al centro l’ascolto e il confronto con la politica. Nei miei competitor vedo interessi di bottega e ‘pendolari della poltrona’: il Lazio ha bisogno di un’aria nuova.