AGI - Si mobilita la comunità internazionale per soccorrere e sostenere la popolazione turca, dopo il terremoto che la notte scorsa ha provocato centinaia, forse migliaia di vittime e feriti.
"Ho appreso con profonda tristezza e seguo con attenzione le notizie sul sisma che ha così gravemente colpito la zona sud orientale della Turchia, causando numerosissime vittime e feriti. In questo momento di lutto l'Italia è vicina, con sentimenti di partecipe solidarietà, al dolore dell'amico popolo turco". Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio al presidente turco Recep Tayyip Erdogan. "Il nostro pensiero va alle famiglie di quanti hanno perso la vita, ai feriti - cui auguriamo un pronto ristabilimento - e alle squadre di soccorso" prosegue il messaggio. "In spirito di vicinanza, La prego di accogliere, signor Presidente, le espressioni del più sincero cordoglio della Repubblica Italiana e mio personale" conclude il Capo dello Stato.
In un tweet il commissario europeo per la Gestione delle emergenze, Janez Lenarcic annuncia l'attivazione del Meccanismo della Protezione civile europea. "Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell'Ue sta coordinando il dispiegamento di squadre di soccorso dall'Europa. Le squadre di Paesi Bassi e Romania sono già in viaggio".
"Immagini terribili ci giungono dalla Turchia e dalla Siria dopo un terremoto di forza senza precedenti", scrive su Twitter il presidente francese Emmanuel Macron. "La Francia è pronta a fornire aiuti di emergenza alle popolazioni in loco. I nostri pensieri sono con le famiglie in lutto".
Solidarietà al popolo turco anche dalla Gran Bretagna. Londra è pronta a mandare aiuti nelle zone del terremoto in Turchia e Siria, lo scrive su Twitter il premier Rishi Sunak. "I miei pensieri sono con la popolazione di Turchia e della Siria questa mattina, in particolare con quei primi soccorritori che lavorano cosi' valorosamente per salvare le persone intrappolate dal terremoto". "Il Regno Unito è pronto ad aiutare in ogni modo possibile".
Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso le sue condoglianze al suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan per il terremoto in Turchia. "Le mie profonde condoglianze per le numerose vittime e le enormi distruzioni causate da una forte scossa di terremoto nel vostro Paese", ha dichiarato Putin in un telegramma pubblicato anche sul sito web del Cremlino. "Vi prego di trasmettere le mie sincere condoglianze e il mio sostegno alle famiglie e agli amici delle persone decedute e di augurare una pronta guarigione a tutti i feriti di questa calamità. Siamo pronti a fornire l'assistenza necessaria a questo proposito", ha dichiarato Putin.
"Piena solidarietà alla Turchia, nostro Alleato, all'indomani di questo terribile terremoto. Sono in contatto con il presidente Recep Tayyip Erdogan e con il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu. Gli alleati stanno ora mobilitando il loro sostegno". Lo scrive in un tweet il segretario generale dell'Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg.
L'Azerbaigian invierà 370 soccorritori in Turchia per aiutare il Paese nelle operazioni di soccorso e per affrontare le conseguenze del grave terremoto. L'aereo che trasporta il personale del Ministero delle Situazioni di Emergenza lascerà l'aeroporto di Adana nelle prossime ore, secondo le istruzioni impartite dal Presidente azero Ilham Aliyev. Un secondo aereo che trasporta tende, medicinali e altre forniture di emergenza partirà presto dall'Azerbaigian. Aliyev ha già trasmesso le sue condoglianze al suo omologo turco, Receb Tayyip Erdogan, che chiama "caro fratello", e ha offerto tutta l'assistenza possibile. Il suo ministro degli Esteri, Jeyhun Bayramov, ha anche chiamato il suo omologo turco, Mevlut Cavusoglu, per dirgli che 370 soccorritori arriveranno nelle prossime ore nella "sorella Turchia", dove sono crollati 1.710 edifici in dieci province del sud-est anatolico, con Gaziantep e Kahramanmaras le più colpite.
"Sono profondamente rattristato nell'apprendere questa mattina del devastante terremoto che ha colpito parti della Turchia e della Siria.Le mie più sentite condoglianze alle numerose famiglie che hanno perso la vita e auguri di una rapida guarigione ai feriti. L'Ue è pienamente solidale con voi". Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Al cordoglio si unisce anche la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. "Sono profondamente rattristata per il terribile terremoto al confine turco-siriano. I miei pensieri sono con le persone uccise, quelle intrappolate, quelle ferite e con tutti i soccorritori che fanno del loro meglio per salvare vite umane. L'Europa è al fianco del popolo turco e siriano in questo momento di difficoltà".
"Stiamo lavorando per fornire la disponibilità dei nostri team con il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco a intervenire. Abbiamo, attivati dal meccanismo europeo, dato la nostra disponibilità. Attendiamo di verificare se queste squadre vengono accettate. Il meccanismo funziona così: c'è il paese che richiede, in questo caso la Turchia. Altri paesi che offrono, tra cui l'Italia. E poi la Turchia deciderà, in funzione della vicinanza e di altri parametri, chi accettare". Così Fabrizio Curcio, capo dipartimento della Protezione civile poco fa su Rai Radio1 all'interno dello Speciale Gr1 dedicato al terremoto in Turchia e Siria. E poi ancora: "I team sono variabili, si cerca di caratterizzarli in base alle richieste e ai luoghi. È personale molto specializzato sulla ricerca e soccorso".