AGI - Il primo tempo è finito. Il confronto tra il governo e le forze politiche sulle riforme istituzionali è terminato. Il ministro Elisabetta Casellati ora si prenderà qualche tempo per sistemare gli appunti presi durante i vari incontri con i rappresentanti dei partiti e per scrivere con la maggioranza un testo che sarà discusso con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nei prossimi giorni, probabilmente già nella prossima settimana.
Presidenzialismo, premierato, sfiducia costruttiva. Queste le possibili scelte. Se il centrodestra resta compatto sulla prima ipotesi (Silvio Berlusconi in questi giorni non ha mancato di ricordare che per FI si tratta di una "battaglia storica" in campo dal 1995), il Terzo Polo si dice "nettamente contrario" e spinge per il premierato, "anche eletto direttamente con una legge elettorale che puo' essere a due turni come quello dei sindaci o proporzionale o con un premio di coalizione", ha spiegato nei giorni scorsi Carlo Calenda.
Il Partito democratico condivide la necessità di avere governi più stabili, ma rifiuta entrambe le opzioni: "Le forme per raggiungere questo obiettivo sono altre - ha affermato Debora Serracchiani, capogruppo dem alla Camera, dopo la riunione con Casellati - ci sono modelli alternativi che, pur non prevedendo l'elezione diretta del presidente del consiglio dei ministri, garantiscono stabilità dei governi". Il riferimento è alla "sfiducia costruttiva".
Il Movimento 5 stelle - che oggi ha visto Casellati - ritiene infine "assolutamente avventuroso" trapiantare di sana pianta nel nostro Paese "altri sistemi". Giuseppe Conte, presidente del Movimento, conferma comunque la necessità di avere esecutivi più solidi ma fa anche notare che "esiste il problema di rendere ancora piu' efficiente l'attività legislativa e il lavoro del Parlamento".
Alla fine del ciclo di audizioni Casellati si definisce soddisfatta. Le proposte e le posizioni espresse dai partiti, conferma, "hanno arricchito le mie cognizioni e ampliato il mio campo di indagine. Oggi tiro la riga. Mi prendo un brevissimo periodo di riflessione per analizzare tutte le varie proposte che sono state qui elaborate". Il prossimo step è la scrittura "insieme alla maggioranza" di un testo. L'auspicio, dice infine l'ex presidente del Senato, è di poter continuare a confrontarsi con "un'opposizione dialogante".