AGI - "Questo non è un sondaggio, ma prova che la nostra è una vera e propria comunità, che non considera il proprio capo come il centro di tutto. Non è il segretario o la segretaria, il centro di tutto, ma la comunità. Il manifesto prende le stesse priorità tematiche che emergono dalla Bussola. Dalla Bussola emerge una richiesta di nettezza delle nostre posizioni, una richiesta che viene dai nostri militanti che ci chiedono anche di lasciare da parte le divisioni". Enrico Letta, segretario uscente del Pd, ha illustrato all'assemblea del Pd i risultati della Bussola, lo strumento di consultazione della base dem messo a disposizione dal segretario.
Il leader dem ha sottolineato alcuni risultati ottenuti dal meccanismo: "Nel 2022 il Pd è stato di gran lunga il primo partito per la scelta della destinazione del 2 per mille, doppiando Fratelli d'Italia. Lo avessimo fatto anche alle politiche sarebbe stato meglio".
La riunione è stata l'occasione per presentare anche il nuovo manifesto del partito. "Presentiamo il manifesto, e ringrazio i componenti del Comitato Costituente, in particolare le persone esterne al nostro mondo: abbiamo lavorato 52 ore insieme, è stato un lavoro collettivo, ma io e Roberto Speranza siamo gli unici responsabili del lavoro che presentiamo oggi".
"È stato fondamentale perche' ci ha consentito di sperimentare come e perché l'intelligenza collettiva è superiore all'individualismo. Altri partiti per fare questo lavoro avrebbero chiesto a qualche istituto esterno. Questo testo richiede un passo ulteriore perché sia fruibile all'esterno, facendo che i linguaggi siano resi piu' fruibili al pubblico che oggi va molto oltre rispetto a chi siamo noi. Abbiamo ritenuto necessario essere chiari sui dati politici", ha spiegato Letta.
"Il testo - ha ribadito - può essere migliorato in tante cose, ma è importante approvarlo oggi. Quindi vi chiediamo di votare questo testo, quello che abbiamo portato fino in fondo. È un manifesto bello, di grande attualità e modernità nei contenuti. È il manifesto della base politica della nascita del Nuovo Pd", ha aggiunto Letta.
"È il testo di un partito che ambisce a espandersi rispetto a quello che siamo oggi e che ci fa essere ancora una volta la grande forza politica di equilibrio istituzionale del Paese. Abbiamo deciso che questo manifesto non si ponga il problema dell'abrogazione del lavoro che fu fatto alla nascita del Pd nel 2007 da giganti come Pietro Scoppola e Alfredo Reichlin. Sarebbe stato sbagliato oggi metterci a fare le pulci al lavoro di Scoppola e Reichlin", ha concluso.