AGI - Né in Europa né in Occidente ci sono oggi "leader davvero intelligenti". Parola di Silvio Berlusconi che, in un'intervista al Tg5, ha sottolineato come "l'Europa, con i fondi del Piano nazionale di ripresa e di resilienza, ottenuti anche grazie al mio personale impegno in seno al Ppe, sta finanziando l'uscita dell'Italia dalla crisi".
"C'è bisogno di un'Europa unita sulle cose importanti, sulle cose fondamentali, un'Europa dei popoli che abbia assolutamente, assolutamente una politica estera e di difesa comune come io chiedo da più di vent'anni, di fronte ai grandi pericoli del mondo globalizzato che vengono specialmente dalla Cina Comunista che sta perseguendo e realizzando un progetto di espansione e di globalizzazione mondiale sul piano economico, politico e militare", prosegue Berlusconi, "e dunque, che Dio ci protegga, visto che la nostra Europa e l'Occidente purtroppo non dispongono oggi di leader davvero intelligenti, realisti e responsabili".
"Proprio perché noi crediamo nell'Europa vorremmo che si evitassero alcuni gravi errori, che danno argomenti ai nemici dell'integrazione europea", ha proseguito l'ex premier, "faccio due esempi, di questi giorni. Autorizzare l'Irlanda ad etichettare il vino come se fosse una sostanza pericolosa per la salute e per la vita è sbagliato dal punto di vista scientifico ed è in contrasto con i principi del mercato unico e con gli interessi di molti Stati Europei a partire dall'Italia".
"Secondo esempio - aggiunge -: la direttiva sulla riqualificazione energetica degli edifici, con tempi e costi irragionevoli, in Italia determinerebbe il crollo del valore degli immobili, come affermano giustamente Confedilizia e l'Associazione Costruttori". "Per noi la casa è sacra, così come è sacro il lavoro degli imprenditori italiani. La tutela della salute e dell'ambiente non si realizzano in questo modo. Ci batteremo quindi in tutte le sedi per farlo capire e per affermarlo", assicura.