AGI - "La strada della pace non potrebbe fare a meno dell’apporto che recate". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegnando le onorificenze all'Ordine militare d'Italia.
"Le pagine che le nostre Forze Armate hanno scritto, nelle missioni a cui Governo e Parlamento le hanno chiamate, ci parlano di spirito di sacrificio, professionalità, umanità. - ha affermato il presidente - Siamo orgogliosi delle donne e degli uomini, nostri concittadini in armi, che hanno saputo contribuire - in aree delicate e in situazioni assai difficili - ad affermare le ragioni della vita contro violenze interne e conflitti internazionali. Hanno contribuito alla lotta contro le forme di guerra asimmetrica promosse dal terrorismo transnazionale".
"Il concetto di sicurezza, come voi ben sapete, non si esaurisce nelle problematiche della difesa militare. - ha concluso il capo dello Stato - Non riguarda soltanto Stati e frontiere, come abitualmente si era usi considerare, ma riguarda la sicurezza “umana”, a partire dalle condizioni di disuguaglianza tra i popoli. È, quindi, un obiettivo che va concepito e perseguito in modo multidimensionale".
I comportamenti valorosi dei militari italiani "esprimono la tenace volontà della Repubblica di essere un fattore di stabilità internazionale, di promozione di diritti di libertà e di rispetto dei valori universali dei diritti dell’uomo e dei popoli. Di chi, con risolutezza, sposa la causa del dialogo e della cooperazione, senza mai rinunciare alla pacata e salda difesa dei principi su cui si basa quell’ordinamento internazionale, ispirato alla eguaglianza tra Stati e popoli, che caratterizza l’Organizzazione delle Nazioni Unite".
Per Mattarella, gli interessi del nostro Paese sono maggiormente tutelati nell'ambito della difesa di interessi più ampi."L’Italia contribuisce con generosità, sia nell’Alleanza Atlantica - a sostegno delle esigenze della sicurezza collettiva di Paesi membri - sia nelle missioni decise dalla comunità internazionale, alle operazioni di mantenimento della pace: oltre 6400 membri delle Forze Armate rappresentano il volto della Repubblica Italiana in più di 36 operazioni militari fuori dai confini nazionali. Un contributo rilevantissimo alla autorevolezza del nostro Paese nei diversi consessi internazionali nei quali si esprime la nostra presenza; accanto alla affermazione, sovente, di un modello italiano di “peace-keeping” che viene riconosciuto nella sua validità da tutti gli interlocutori. È una scelta lungimirante, che attesta la raggiunta consapevolezza di come gli interessi nazionali si sostengano e si promuovano nell’ambito della difesa di interessi generali, più ampi, nei quali possono trovare miglior tutela e salvaguardia".
Il ministro Crosetto: "Saldamente nel campo occidentale"
L'Italia "è saldamente collocata nel campo occidentale della libertà. E lo è in particolare modo in questo momento: l'Italia c'è ed è una nazione su cui si può contare e che farà la propria parte per riaffermare la pace". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel suo discorso per la consegna delle insegne dell'Ordine militare. "L'Italia contribuirà a riaffermare il buon senso anche laddove è mancato affinché il grido di pace si diffonda con sempre nuova forza".