AGI - Esponente politico, imprenditore, uno dei consiglieri più fidati della premier Giorgia Meloni. Il nuovo titolare della Difesa, Guido Crosetto, ha una storia politica e personale diversa da quella degli altri due cofondatori di Fratelli d'Italia, Meloni appunto ed il neo presidente del Senato Ignazio La Russa, provenienti dalla destra postfascista del Msi ed Azione Giovani.
Crosetto nasce politicamente come giovane esponente della Dc (giovanissimo fu a Palazzo Chigi tra il 1987 ed il 1988 nello staff del presidente del Consiglio Giovanni Goria), milita prima in Forza Italia, poi nel Pdl quindi in FdI in una successione tra ruoli nelle istituzioni locali in Piemonte e negli esecutivi nazionali di centrodestra.
Negli anni alterna incarichi istituzionali ed impegni imprenditoriali, prendendo a più riprese delle pause dall'attività politica. Sono proprio la sua poliedricità a la collocazione post ideologica a renderlo apprezzato tra gli alleati di coalizione ma stimato anche tra i rivali delle opposizioni.
Volto spendibile della coalizione di centrodestra nei salotti televisivi, assiduo su Twitter dove ingaggia botta e risposta sui temi economici, strenuo difensore della Meloni e della sua linea politica. Rispetto al fascismo ha una linea netta: "E' morto, la gente vota Meloni, non certo la fiamma".
Nato a Cuneo nel 1963, da giovane Crosetto prende la guida dell’azienda di famiglia che produce macchine per l’agricoltura, espandendo poi l’attività imprenditoriale ad altri settori, dall'immobiliare al turismo. Contemporaneamente prosegue l’attività politica: prima segretario regionale del movimento giovanile Dc piemontese, poi sindaco di Marene dal 1990 al 2004, consigliere provinciale a Cuneo con Forza Italia dal 1999 al 2009.
Quindi nel 2006 arriva il salto alla Camera dei Deputati, la prima elezione nelle fila di FI e poi con il Popolo delle libertà. Nominato sottosegretario alla Difesa nel IV governo Berlusconi, non fa mancare i suoi distinguo sulle politiche economiche portate avanti del Mef a guida Giulio Tremonti.
Nel 2012 Crosetto esce dal Pdl in aperta contrarietà con il sostegno del partito al governo tecnico guidato da Mario Monti, ed è tra i fondatori di Fratelli d’Italia, di cui è stato a più riprese coordinatore nazionale.
Nel 2014 arriva una nuova pausa dall'impegno politico in prima persona, viene nominato presidente dell’Aiad, la Federazione delle Aziende Italiane per l’Aerospazio, lasciando temporaneamente la politica. Pochi anni dopo, nel 2018, torna nuovamente alla Camera nelle fila di FdI, ma termina il mandato già nel 2019.
Pochi giorni dopo la vittoria elettorale di FdI, Crosetto twitta: "Da privato e libero cittadino in questi anni ho costruito una bella società di consulenza, con mia moglie e mio figlio. Sono fatto così male che, adesso che una mia amica, che fino a 2 giorni fa non contava, conterà, ho deciso di liquidarla perché nessuno possa fare illazioni". Ora per lui si aprono le porte della Difesa, tra i dicasteri chiave.