AGI - È ancora da completare la lista dei nomi su cui Giorgia Meloni intende lavorare “se e quando” - come tiene spesso a sottolineare la presidente di Fratelli d’Italia - riceverà l’incarico da Sergio Mattarella.
Tanto più che, dopo la tensione di lunedì con Forza Italia, si è congelato il confronto con gli azzurri. Ma l’impianto e alcune caselle del futuro esecutivo cominciano a essere definite dopo l’elezione dei presidenti delle Camere.
In primo luogo, Meloni avrebbe dato l’ok alla indicazione di due vice premier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, riferiscono qualificate fonti di centrodestra.
Così come assodato dovrebbe essere l’accordo sul ‘trasloco’ del ministro leghista Giancarlo Giorgetti dal Mise al Mef.
In quota FdI dovrebbero essere invece i ministeri di Giustizia e Mise (per il primo si parla di Carlo Nordio, per il secondo non è certo il nome di Guido Crosetto) anche se Silvio Berlusconi continua a puntarci per FI.
Al primo partito di maggioranza dovrebbe andare anche la Difesa (Adolfo Urso o Edmondo Cirielli).
Mentre all’ex capo di gabinetto di Salvini al Viminale, il prefetto Matteo Piantedosi, dovrebbe essere riservata la guida del Viminale.
Salvini potrebbe diventare il nuovo ministro delle Infrastrutture mentre a Tajani andrebbe la Farnesina.
Raffaele Fitto dovrebbe andare agli Affari europei, un dicastero dovrebbe toccare anche a Fabio Rampelli.
Alla Lega possibile anche la Disabilità con Alessandra Locatelli.