AGI - Nel primo giorno della nuova legislatura fa molto discutere un animato colloquio nell'Aula del Senato tra Ignazio La Russa e Silvio Berlusconi. Dalle immagini traspare come l'ex premier non nasconda la propria irritazione e abbia un moto di stizza agitandando la mano nel segno di mandare a quel paese il suo interlocutore. Inequivocabile, poi, il labiale. L'ex presidente del Consiglio prima ascolta l'ex ministro della Difesa, poi reagisce innervosito.
Il motivo lo ha spiegato nella riunione con i suoi: non accetta un metodo nella composizione dell'esecutivo che, secondo i senatori di FI, è quello adottato dal premier Draghi. Così non possiamo votare - è il 'refrain' di tutti i presenti alla riunione - non si possono mettere veti.
Prima di entrare in Aula Berlusconi si era intrattenuto anche con Salvini e con altri esponenti di FI, ribadendo la contrarietà per il no del presidente di Fdi Meloni su alcuni dicasteri richiesti, tra questi quello della Giustizia, e sul no di Fdi al nome per il governo della vicepresidente dei senatori azzurri Ronzulli.
Il primo a riulanciare lo scambio di battute tra Berlusconi e La Russa era stato Carlo Calenda. "Forza Italia che non vota, Berlusconi sì, però poi manda aff... il candidato Presidente del Senato. Se questo è il debutto siamo messi male. Forza Italia/Lega hanno come unico obiettivo il logoramento della Meloni. Le condizioni del Paese dovrebbero suggerire maggiore serietà", commenta Calenda.
"Ero vicino ad Ignazio La Russa e Silvio Berlusconi quando i due stavano parlando e smentisco che il gesto di stizza di Berlusconi fosse rivolto verso La Russa, ma piuttosto riguardava la vicenda. Tanto è vero che dopo ha votato a favore di La Russa" ha assicurato il senatore di Fratelli d'Italia, Franco Zaffini.