AGI - Giorgetti verso il ministero dell'Economia: è quanto viene sottolineato da più fonti del centrodestra.
L'attuale ministro dello Sviluppo potrebbe andare al via XX settembre, con l'esponente di Fratell' d'Italia Maurizio Leo (che oggi è stato negli uffici di Fdi) nelle vesti di viceministro. Oggi il presidente di Fdi Meloni ha avuto un incontro con Salvini per poi dirigersi a villa Grande da Berlusconi.
Lo schema legato alle presidenze delle Camere che potrebbe emergere nella prima seduta è quello ipotizzato da più giorni: Fdi a palazzo Madama e la Lega alla Camera. Il partito di via Bellerio tiene il punto su Calderoli e sul Viminale ma con delle garanzie potrebbe dare il via libera a La Russa.
Tuttavia, serve appunto un accordo complessivo, perché il partito di via Bellerio ha dato la disponibilità al premier in pectore qualora arrivassero aperture sulle richieste della Lega ma tra il presidente di Fdi e Berlusconi l'incontro non ha portato ad un'intesa.
"Ci hanno offerto ministeri che non possono essere valutati in maniera positiva", il 'refrain' nel partito azzurro. Berlusconi non avrebbe gradito insomma il no di Fdi al Mise e alla Giustizia.
E per quanto riguarda gli Esteri dal partito azzurro si ritiene che il dicastero ora 'occupato' da di Di Maio non sia considerato del tutto strategico per FI. "Risolviamo un problema a Meloni ma per noi non è abbastanza", osserva un 'big' azzurro.
La distanza dunque è sulle caselle 'offerte' a Forza Italia. Oltre agli Esteri si tratterebbe di dicasteri senza portafoglio. Compreso uno per Ronzulli.
"Noi potremmo ottenere il Mef, il Viminale, i Trasporti, la Disablità, gli Affari regionali e anche la Transizione ecologica, ha argomentato Salvini con i suoi. 'Intestandosi' dunque anche il ruolo per Giorgetti.
"Matteo Salvini è in contatto costante con gli alleati: c’è crescente ottimismo. Da parte della Lega nessun veto e nessuna impuntatura: è confermata la determinazione per trovare un accordo complessivo e all'altezza delle sfide che attendono l'Italia", hanno fatto sapere in serata fonti della Lega.
Dunque, potrebbe prevalere al netto delle trattative notturne lo schema Fdi-Lega sulle presidenze delle Camere, ma FI che al momento si è tirata fuori dalla partita sostiene che occorre un risarcimento.
Il presidente di Fdi Meloni tira dritto. Aspetta la votazione in Senato di domani, con il convincimento che la coalizione si schiererà compatta a sostegno di La Russa.
Ma FI chiede garanzie sull'esecutivo e auspica che, prima di dare il via libera, nella trattativa possano esserci ministeri di peso per il partito azzurro. Da qui l'approfondimento in corso sulle prossime mosse. "C'e' ancora la notte per trattare", viene sottolineato, anche se un 'big' di Fdi sostiene che l'obiettivo del partito resta quello di un governo dei migliori e senza compromessi.