AGI - Sicurezza, difesa ed energia: tre banchi di prova che l'Europa deve affrontare unita se vuole garantire libertà e crescita ai suoi cittadini. Sergio Mattarella non usa giri di parole, alla vigilia di un vertice, l'ennesimo, che potrebbe essere occasione cruciale per mettere le basi a una risposta comune ed efficace alla crisi ucraina ma che vede tornare vecchie e nuove faglie tra gli alleati.
E dà forza ideale alla proposta italiana di un price cap "dinamico" al gas, sostenuta da polonia e Grecia.
"Tra i valori da perseguire in Ue c'è la solidarietà: di fronte a chi fa dell'energia uno strumento di pressione internazionale e di speculazione internazionale l'Europa è chiamata a rispondere con un senso di coesione e unità accresciuto, solo così si possono dare risposte sostenibili socialmente ed economicamente" ha detto il Presidente della Repubblica al vertice del Gruppo di Arraiolos riunito a Malta.
Sul doppio binario Bruxelles-Roma, Mattarella ha lanciato un'esortazione precisa: "Dobbiamo attenuare le conseguenze degli aumenti del costo dell'energia sulla vita delle famiglie e delle imprese".
Un obiettivo che tutti giudicano condiviso ma le frizioni tra paesi e linee politiche sugli strumenti da mettere in campo rischiano di vanificare l'efficacia immediata delle dichiarazioni d'intenti.
Altro test vitale per l'Europa, a maggior ragione dopo le minacce nucleari russe a pochi passi dai confini europei, è la politica estera e di difesa comune che finora ha fatto "passi piuttosto modesti".
"Ritengo indispensabile e urgente che vengano definiti gli strumenti di cui disporre per dare sostanza e consolidare l'autonomia strategica dell'Unione, tanto più difronte alla inaccettabile e gravissima aggressione della Russia all'Ucraina e alle pesantissime conseguenze. È una responsabilità indifferibile degli Stati e delle istituzioni europee individuare delle soluzioni innovative, idonee e a garantire sicurezza e stabilita' al continente" ha detto il Presidente.
"È un compito dell'Unione definire una politica estera che funga da presidio alla nostra libertà, e una difesa comune in complementarietà con la Nato che sappia abbracciare ambiti sempre più vasti" ha precisato.
Davanti a lui sensibilità diverse, sondate anche con bilaterali con i presidenti di Estonia e Portogallo. C'è il presidente estone Alar Karis che con il lettone Egils Levits sente il fiato sul collo della pressione belligerante russa. Ma c'è anche Frank-Walter Steinmeier che sconta le critiche verso il piano da 200 miliardi messo in campo in solitaria dal governo Scholz per proteggere famiglie e imprese tedesche dal caro bollette.
E proprio nel bilaterale, Mattarella e Steinmeier e si sono detti convinti che sull'energia il prossimo consiglio Ue sapra' superare le divergenze.
Divisi non si vincono le sfide, è stato il refrain di Mattarella da più di sette anni a questa parte, e ora la solidarieta' europea mostrata durante la pandemia e nelle prime risposte all'aggressione russa sono state una prova positiva: "abbiamo dimostrato coesione e resilienza".
Dunque se la strada imboccata finora ha dato buoni frutti, non si vede perche' abbandonarla, anche perché è proprio la solidarieta' ad essere tra i valori fondanti della Ue.
"L'Unione deve essere promotrice di giustizia sociale, fa parte del suo Dna. Lo abbiamo sperimentato durante la pandemia, poi sostenendo l'Ucraina durante questo sciagurato conflitto".
Tra l'altro, a ben vedere, quando si è mostrata unita l'Europa ha superato le peggiori crisi garantendo ai suoi cittadini valori alti come la libertà e lo Stato di diritto, ma anche ricadute concrete e tangibili come la crescita economica.
"Crescita e coesione sociale sono strettamente collegati all'applicazione del valore della solidarietà".
La difesa delle posizioni acquisite dalla Ue non deve diventare l'unico, seppur cruciale, obiettivo perché come dimostra la crisi ucraina, anche la stabilita' dei nostri vicini e' fondamentale per la nostra stabilita': la solidarieta' e' un valore "da rafforzare al nostro interno e nei confronti delle regioni intorno alla Ue".
E se l'aggressione russa all'Ucraina è stata un esempio in negativo dei valori antitetici a quelli europei, le immagini che giungono dall'Iran sono un inno alla libertà e ai diritti che in Europa non dobbiamo dare per scontati: "I valori di pace, democrazia, stato di diritto sono principi fondanti per la nostra società e l'integrazione europea e si pongono in modo antitetico ai principi seguiti come criteri dell'aggressione russa dell'Ucraina. La nostra capacità di assicurare stabilità e di garantirla anche ai nostri confini est e sud - ha detto il Presidente - si misurerà nella coerenza che avremo nel difendere questi valori, come dimostra in questi giorni il coraggio delle giovani donne iraniane nel rivendicare libertà".