AGI - Quasi un'ora di faccia a faccia non è servito a dissipare le nubi tra il governatore lombardo, Attilio Fontana, e la sua vice, Letizia Moratti. Anzi, al termine dell'incontro il presidente della Lombardia ha fatto sapere che "il nostro rapporto fiduciario, sul piano del posizionamento politico, si è incrinato". Da parte sua Moratti ha ribadito di aspettare "fiduciosa" la risposta dei leader del centrodestra.
Comunque al momento Moratti resta al suo posto, perché Fontana non le ritirerà le deleghe: "Essendo io il garante della coalizione in Lombardia e per senso di responsabilità rispetto al momento politico nazionale che stiamo vivendo, mi riservo di prendere una decisione definitiva dopo un confronto con i leader del centrodestra".
La tensione tra i due monta da mesi. Da quando Moratti, a fine giugno, si era detta "disponibile" a correre come candidata governatrice del centrodestra. Fontana, però, non era disposto a cedere e aveva anche lui dato la sua disponibilità.
Dopo qualche silenzio iniziale, poi, Matteo Salvini si è speso per lanciare la ricandidatura del governatore leghista. Senza un passo indietro di uno dei due, a quel punto, lo scontro diventa inevitabile. Ed è deflagrato ieri, quando Moratti, ospite su Rai 3, ha tuonato: "Sono stata chiamata dal presidente Fontana in un momento particolarmente difficile per la Regione Lombardia. Ho accettato per senso di responsabilità e per amore nei confronti della mia Regione, con un impegno parallelo di un passaggio di testimone naturale a fine legislatura".
Dunque, ha aggiunto, "aspettiamo le decisioni, poi vedremo. Io sono in campo con una rete civica, la mia non è un'autocandidatura ma una disponibilità".
La risposta di Fontana non si è fatta attendere e, dopo aver smentito qualsiasi promessa di un passaggio di testimone, ha aggiunto un avvertimento: "Se intende partecipare a un'altra avventura diversa dalla nostra, non potrà continuare ad amministrare al nostro fianco". Al momento la frattura resta aperta.