AGI - In coda ma non per votare. Al Circolo Arci Benassi di Bologna uno dei luoghi storici di aggregazione della sinistra cittadina, è ora di pranzo. Nel giorno delle elezioni, ieri, la ressa è solo per garantirsi un piatto di lasagne o di frittura di pesce. Una grande sala. E molti piatti vuoti sui tavoli.
A sedere, coppie di giovani e anziani. O intere famiglie. Di politica si sente poco parlare. Un esercito di commensali 'bipartisan': molti elettori (spesso amareggiati) di sinistra e anche diversi simpatizzanti di destra. Ad unirli è la cucina emiliana. E la rabbia dei compagni delusi dal Pd si unisce alle abbondanti porzioni di cannelloni, lasagne o tagliatelle al ragù.
Una signora vestita da sera ("io non sono di sinistra") si gusta la crema fritta scherzando con il marito. Nel tavolino accanto vino rosso e arrosto di vitello per due storici frequentatori del circolo ed ex comunisti ora sul piede di guerra. "Il Pd - dice Antonio, uno dei due - mi ha deluso. Ha smesso di fare una politica di sinistra. E si è spostato troppo al centro". "Noi siamo qui solo per mangiare. Il cibo è buono. Non ci interessa la politica", taglia corto Maria, 63 anni, arrivata insieme a due fratelli.
Il Circolo Benassi in passato è stato spesso termometro delle politiche della sinistra bolognese: a volte con battaglie comuni e altre criticandone l'operato. Intitolato ad un partigiano (Ferdinando Benassi) nacque nel 1946: alcuni giovani la maggior parte protagonisti della Resistenza, trovarono uno spazio dove concentrare attività di partecipazione politica-sindacale e di svago. Uno dei primi compiti del consiglio del Circolo fu allestire il seggio per le elezioni alla Costituente e il referendum del 2 giugno 1946.
Sono passati oltre 76 anni e quello spirito di unità è stato scalzato dalla rabbia e dall'amarezza che serpeggia tra le persone in attesa di consumare il pranzo. "Sgarbi e Casini non mi rappresentano, ho votato esprimendo il mio disappunto", dice Ilenio, 51 anni. "Ci prendono solo in giro", incalza Luigi, 77 anni. Sulla stessa linea Adriana, sua coetanea, "i partiti, compreso il Pd, non hanno affrontato i problemi reali. Nessuno ha detto cosa vogliono fare per l'emergenza bollette".
Intanto, in sala una famiglia numerosa (genitori, figli e nonni) ha quasi finito di pranzare. Al padre rimane nella coppa un boccone di zuppa inglese. Mentre la mamma gioca a Forza 4 con il figlio. "Nessuno ha parlato dei temi concreti. Meglio mangiare", taglia corto il capofamiglia.