AGI - Dopo esserci andato vicino nel 2018, Claudio Lotito diventa senatore della Repubblica: il presidente della Lazio è stato eletto trionfalmente nel collegio uninominale in Molise con il 43%, davanti a Ottavio Balducci del M5s (23,9%) e a Rossella Gianfagna del centrosinistra (23,7%). Il 65enne imprenditore romano segue le orme di tanti patron di club calcistici approdati in Parlamento, da Achille Lauro al Napoli a Dino Viola alla Roma, dal viola Vittorio Cecchi Gori all'epopea milanista di Silvio Berlusconi.
"Io in questa campagna elettorale ho messo cuore, passione e sentimenti autentici che sono stati recepiti dai molisani", ha commentato a caldo il patron biancoceleste sceso in campo per il centrodestra con la casacca di Forza Italia, "gli abitanti di questa regione mi sono entrati nel cuore e hanno capito la mia totale disponibilità". Attestata peraltro dal fatto che si è trasferito per un mese nel suo hotel-quartier generale di Campobasso, girando la regione in lungo e largo tra bar e balere. "Ora", ha promesso, "porterò lo loro istanze in Parlamento con la stessa determinazione che ho impiegato nella campagna elettorale".
Il primo obiettivo di Lotito sarà ottenere la fine del commissariamento della Sanità in Molise, sfruttando anche il credito che può vantare in Forza Italia che ha contribuito a far arrivare al 13% nella regione, secondo miglior risultato dopo la Calabria. Di certo, il neo-senatore è riuscito a farsi perdonare il fatto di esser stato paracadutato nella seconda regione più piccola d'Italia con i suoi 300mila abitanti, lontano dal suo centro di interessi. "Non sono nè uno straniero, nè uno di passaggio", ha ribadito all'indomani del voto, andando alla messa a Isernia per la tradizionale festa dei Santi Cosma e Damiano.
Persino la presunta gaffe sul nonno di Amatrice che lo rendeva un esperto di Abruzzo, "un territorio molto simile" al Molise, è stata poi chiarita: Amatrice ora è nel Lazio ma fino al 1927 era in provincia dell'Aquila.
I tifosi laziali per ora l'hanno presa con una certa ironia: sui social sono impazzati post e meme per scherzare sugli 'aiutini' che ci si aspetta dal presidente-senatore: "15 rigori a stagione per i prox 5 anni, 85% interventi VAR a favore, max 1 cart giallo a partita, 2 scudetti, 2 coppe Italia, 1 Champions", ha twittato Joseph Cervello. "Lotito senatore mi deve portare uno scudetto a suon di rigorelli in 1/2 anni, altrimenti è aria fritta", gli ha fatto eco @AleMariotti1992.
Più seriamente la loro speranza è comunque che il club biancoceleste possa avere ora un avvocato a Palazzo Madama e quindi presso il futuro governo di centrodestra, sempre che l'impegno per il Molise non distolga il patron dalle questioni calcistiche.