AGI - "Siamo pronti", rilancia Giorgia Meloni; "Bruxelles, Parigi e Berlino si mettano il cuore in pace. Domenica votano gli italiani", urla Matteo Salvini; "Scholz pensi al tetto del gas non al voto in Italia" dice Maurizio Lupi; "il centrodestra è unito", afferma Silvio Berlusconi.
Il centrodestra si presenta giovedì sera in piazza del Popolo a Roma per prendere l'impegno di "governare cinque anni". Rispedendo al mittente tutti gli attacchi piovuti in campagna elettorale e i timori che qualora la coalizione dovesse vincere le elezioni l'Italia rischierebbe di finire nel baratro.
Il messaggio è quello che sottolinea Giorgia Meloni: "La sinistra sostiene che "all'estero non sono contenti", che "l'Europa non consentirà" un governo di centrodestra, "il circolo del golf di Capalbio è preoccupato. E poi gli attori, i cantanti e gli influencer di TikTok... Ma sapete cosa? Non ci interessa cosa dice questa gente, ma come la pensano gli italiani".
Apre il Cavaliere con lo sguardo tra il passato e il futuro. "Noi 28 anni fa ci siamo uniti per rappresentare l'italia delle famiglie e delle imprese. Ci siamo dati come missione la difesa dall'oppressione fiscale, burocratica e giudiziaria", osserva. Ed ancora: "Abbiamo lavorato sempre per costruire un centro destra capace di restare unito; capace di vincere le elezioni; capace di governare il Paese. Un centro destra autorevole, credibile e rispettato in Europa e nel mondo. E ci siamo perfettamente riusciti".
Poi l'ex premier riprende i cavalli di battaglia di FI. Dalla difesa della libertà alla giustizia, "vogliamo un'Italia dove non ci siano giudici che usino i loro poteri per colpire ed eliminare gli avversari politici".
Tocca poi al leader dei Moderati Lupi: "Ci hanno un po' rotto nel descrivere la proposta politica del centrodestra come divisa tra moderati e populisti", finalmente "avremo un governo eletto, un'Europa che si occupi del tetto al prezzo del gas e si occupi meno di Una democrazia forte e solida che è quella italiana, che saprà scegliere il suo governo, autorevole, di centrodestra, con gli elettori che sceglieranno il leader".
Il messaggio che arriva dalla chiusura della campagna elettorale è la rivendicazione di poter governare il Paese senza ascoltare gli allarmi che arrivano dalla Cancelleria. Salvini è netto: "Non cambieremo collocazione internazionale. Non siamo al soldo di nessuno ma io voglio un'Italia a testa alta" che non va "a prendere ordini da qualcun altro. Sono stufo di leggere che da mezzo mondo spiegano come dobbiamo votare", "domenica votate voi", nessuno - spiega il leader della Lega che rilancia anche l'abolizione del canone Rai - "potrà influenzare il voto", "si mettano il cuore in pace a Berlino, Parigi e a Bruxelles.
Nel mirino Letta: "È dovuto andare a Berlino per avere un incoraggiamento" ma "se ci date una mano lo rimandiamo a Parigi". A puntare su un'Italia "a testa alta" in Europa e nel mondo, sulla stessa lunghezza d'onda, è anche Giorgia Meloni: "Ci teme chi vorrebbe un'Italia debole nel contesto internazionale, noi vogliamo un'Italia forte nel contesto internazionale", "ci temono quelli che hanno controllato la vita dei cittadini, noi siamo per la libertà" e il discorso "vale anche per come intendiamo affrontare l'eventuale ritorno di una pandemia, non piegheremo più le nostre libertà fondamentali. Poi ci temono i ladri, gli spacciatori, i mafiosi, gli stupratori e fanno benissimo, noi garantiremo sicurezza, certezza della pena costruendo nuove carceri, lo faremo per i più deboli di questa società. E in ultimo ci temono gli scafisti, noi faremo quello che fanno tutto i paesi europei: difenderemo i confini".
"La sinistra sta lì a blaterare che tutti hanno paura ma gli unici ad avere paura sono loro perché hanno capito che sta per finire il loro sistema di potere", osserva il presidente di FdI. "Non ha paura l'Italia della gente per bene, l'Italia produttiva, l'Italia delle donne che non chiedono quote ma servizi e meritocrazia, i giovani che non vogliono scappare dalla loro terra, non hapaura chi sogna un'Italia orgogliosa, fiera della sua Nazione e della sua bandiera. Quell'Italia è pronta, noi siamo pronti, domenica fino all'ultimo voto per restituire libertà, orgoglio e la grandezza che merita a questa nazione", spiega Giorgia Meloni che poi annuncia: "Siamo pronti subito a disaccoppiare il prezzo dell'energia da quello del gas, a livello nazionale" e "se abbiamo i numeri, siamo pronti a fare il presidenzialismo anche senza la sinistra".
"Lo Stato - continua - non produce ricchezza, la producono le imprese e i lavoratori, lo Stato non deve rompere le scatole a chi vuole fare. Per troppo tempo lo stato ha trattato i cittadini come sudditi". "A sinistra - è il messaggio del presidente di Fdi - parlano di noi perché non hanno niente da dire. Dicono che siccome la Meloni è pericolosa, turatevi il naso e votate a sinistra. Ma questo Paese si è turato il naso fin troppo, forse è arrivato il momento di non turarsi più il naso e respirare a pieni polmoni perché l'aria che si respira qui è aria di libertà".