AGI - Il lavoro, la scuola, il Fisco. Maurizio Lupi parla con l’AGI del programma di ‘Noi Moderati’. Ma comincia con la guerra in Ucraina: “Bisognerà confermare la posizione dell'Italia. Siamo stati fin dall'inizio e continueremo a essere dalla parte dell'aggredito. Quella degli ucraini è una lotta di difesa dell'esperienza di un popolo, una lotta di resistenza e di liberazione".
Ancora: “Quando si aiuta qualcuno lo si aiuta fino in fondo: economicamente, umanitariamente, politicamente e anche con l'invio di armi. Meno di questo la solidarietà è ipocrisia”. Poi Lupi si concentra sull’energia. "Noi moderati per il Paese proponiamo una politica energetica seria che attui un mix di fonti energetiche tra rinnovabili, gas e nucleare, così come l'Europa consiglia, altrimenti ci scordiamo sia l'indipendenza energetica (o comunque una minore dipendenza dalla Russia) sia la transizione ecologica. Tutti ambientalisti ed europeisti a parole, i fatti diranno chi lo è”.
In primo piano c’è la politica economica. "Una politica per il lavoro e non per l'assistenzialismo. Cambiare il reddito di cittadinanza destinando 3 degli 8 miliardi annui che oggi ci costa agli inabili al lavoro e dando i restanti 5 miliardi alle imprese che assumono chi oggi percepisce il reddito", afferma Lupi. "Una politica fiscale a favore delle imprese che creano lavoro e reddito, ad esempio detassando completamente gli aumenti retributivi sino a 200 euro per i dipendenti che ne guadagnano sino a 35.000 - aggiunge - Una semplificazione burocratica che liberi i 127 miliardi di euro (tanto è il costo della burocrazia in Italia: 47 miliardi di spesa per le imprese e 70 miliardi di mancata crescita)”.
Tra le priorità anche la scuola: “È l’investimento più importante di un Paese che voglia avere un futuro. I giovani non hanno bisogno di una dote a 18 anni, ma di una scuola di qualità che li istruisca e li formi umanamente, preparandoli al mondo adulto e al lavoro. Quindi - aggiunge - adeguamento dello stipendio degli insegnanti italiani alla media europea, effettiva libertà di educazione e parità scolastica, incremento del rapporto tra mondo della scuola e mondo del lavoro, nei Paesi dove esiste, ad esempio in Germania, la disoccupazione giovanile è al 6,6%, da noi è al 30%”.
Riforme, Lupi approva l'idea di una commissione Bicamerale "per attuare le riforme delle nostre istituzioni". Il presidenzialismo (del quale esistono varie forme) non è un tabù - dice - ferma restando la centralità del Parlamento nel potere legislativo, siamo e vogliamo restare una Repubblica Parlamentare. Va fatta anche la riforma della legge elettorale, resa indispensabile dalla riduzione del numero dei parlamentari (contro la quale - ricordo - votammo solo in 14 tra cui il sottoscritto e il suo gruppo). I favorevoli alla riduzione giurarono che la legge elettorale sarebbe arrivata a breve, poi se ne sono dimenticati”, osserva.
Per quanto riguarda il tema dei diritti il leader di 'Noi moderati' punta in primis "sul diritto dei giovani a mettere su famiglia, a fare figli senza che questo si trasformi in una tassa ulteriore. Quindi politiche per la casa, politiche per la donna e per la conciliazione famiglia-lavoro (passare dal 30 al 67% dello stipendio per i congedi di maternità), politiche per la natalità (asili nido, possibilità di detrazione totale delle spese di istruzione per i figli)", conclude Lupi.
Insomma, come dovrà ripartire il nuovo governo? “Dalle emergenze (energia, caro bollette, inflazione) e dal lavoro avviato sul Pnrr: i progetti devono diventare operativi nei tempi prescritti. Ma l'emergenza - osserva - è una condizione obbligata non un'agenda di governo. Il centrodestra ha un programma unitario, in cui l'apporto di ognuno dei quattro partiti che lo compongono è determinante, e dal quale emerge una visione dell'Italia da qui al 2027, una proposta per lo sviluppo del Paese che bisognerà continuamente tenere presente rifuggendo il rischio della mera amministrazione. Senza un ideale concreto e ostinatamente perseguito il bene comune diventa un'astrazione”.
Lupi conclude: "Noi Moderati del centrodestra vogliamo offrire ai cittadini un contributo politico fatto di serietà, competenza, credibilità e responsabilità. Noi crediamo che la ricchezza dell'Italia sia il frutto di una lunga tradizione di rapporti virtuosi e operosi: dalla famiglia alle alleanze internazionali, dalle piccole e medie imprese fino alle tante associazioni di volontariato. Vogliamo che siano riconosciute la libertà di educazione e la dignità del lavoro e il ruolo insostituibile delle imprese, che sia premiato il merito e che chi rimane indietro sia aiutato e accompagnato e non abbandonato a sé stesso e reso dipendente dall'assistenzialismo di Stato”.