AGI - È morto, aveva 62 anni, il parlamentare FI e avvocato, a lungo legale di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini. Da tempo, si apprende, era ricoverato al San Raffaele di Milano.
Era uno che non passava inosservato nei Palazzi della politica. Poco 'politico' per la media degli altri parlamentari, algido ma capace di improvvisi guizzi di ironia, puntiglioso come solo un avvocato di spicco sa essere, era comunque un interlocutore di quelli che un cronista politico non puo' lasciarsi scappare quando se ne presenta l'occasione, anche a costo di ricevere un garbato diniego alle domande più 'succose'.
E, certo, un protagonista delle cronache legate alle vicende giudiziarie di Silvio Berlusconi. Ma, via via, sempre più vicino al Cavaliere anche nella gestione più propriamente politica del partito. Figlio e fratello di avvocati penalisti, a Ferrara, entra nello studio di Piero Longo, con il quale sarà poi parlamentare FI e legale del leader FI, diventa conosciuto ai più negli anni Ottanta con il 'caso Ludwig', come difensore di uno dei due serial killer veronesi imbevuti di ideologia nazista. Parlamentare FI dal 2001 ad oggi - tra Camera e Senato, dove era attualmente eletto - ha fatto parte del Comitato di presidenza di Forza Italia.
Il ricordo di Berlusconi
"Ci ha lasciato il nostro Niccolò. Non ci sembra possibile ma purtroppo è così". Non è un omaggio di rito quello che Silvio Berlusconi affida ai social in memoria di Niccolo' Ghedini. "Il nostro dolore è grande, immenso, quasi non possiamo crederci: tre giorni fa abbiamo lavorato ancora insieme", dice il leader FI a proposito del parlamentare 'azzurro' scomparso in queste ore, a lungo suo legale.
"Cosa possiamo dire di lui? Un grande, carissimo amico, un professionista eccezionale, colto e intelligentissimo, di una generosità infinita. Ci mancherai immensamente, e ci domandiamo come potremo fare senza di te", scrive ancora Berlusconi.
"Niccolò caro, Niccolò carissimo, ti abbiamo voluto tanto bene, te ne vorremo sempre. Addio, ciao. Per noi sei sempre qui, tra noi, nei nostri cuori. Un forte, fortissimo abbraccio", conclude