AGI - Ha detto di non amare la metafora dell''occhio della tigrè rispolverata dal segretario dem Enrico Letta, ma il messaggio che Silvio Berlusconi ha inviato ad alleati e avversari è certamente quello di voler tornare a ruggire per la campagna elettorale.
Nel suo stile, il leader di Forza Italia non si è posto limiti, dichiarando sostanzialmente che sulla corsa alla premiership non è stata detta ancora l'ultima parola e che dunque Giorgia Meloni non può ancora cantare vittoria.
Inoltre, l'ex premier ha liquidato il centrosinistra come coalizione senza possibilità di vincere, menando fendenti soprattutto all'area politica direttamente in competizione con FI, senza dimenticare una staffilata ai ministri che hanno lasciato il partito, destinati a scomparire come chi li ha preceduti in questa scelta.
Il Cavaliere, intervistato su Rete 4, è partito subito in quarta, asserendo con una provocazione nei confronti della leader di FdI: "Sarà Forza Italia ad indicare il premier perchè io scendo in campo anche stavolta in una campagna elettorale. Con Forza Italia - ha aggiunto - conto di arrivare al 20 per cento".
Un exploit che sarà possibile grazie al suo impegno personale fino al 25 settembre: "Inizio una campagna elettorale che vorrei fare in prima persona, una campagna molto forte diretta a far capire ai cittadini tutte le cose che adesso sembra che ancora non siano chiare, per portare Forza Italia ad essere la colonna principale del centrodestra".
Essendo in vena di stoccate, l'ex premier è tornato sugli esiti del vertice di coalizione di mercoledi' sera e all'accordo siglato sulla distribuzione delle candidature nei collegi uninominali: "Come al solito ho messo in campo la mia generosità e quindi ho ridotto di qualche numero quelli spettanti a noi che vengono dati a noi sulla base dei sondaggi attuali, mentre io come le dicevo spero in questa campagna elettorale di portare Forza Italia dall'11%, al quale è adesso, almeno intorno al 20%".
Guardando nel campo avverso, Berlusconi ha spiegato che il fatto che "il M5s non va con il Partito democratico, è garanzia per noi della vittoria". Dopo aver bollato i grillini come un 'partito di scappati di casà, l'attacco politico piu' profondo il presidente azzurro lo ha indirizzato verso Carlo Calenda, che "con questo finto centrino pensa di portarlo a sinistra ma saranno pochi voti. In cinque anni - ha aggiunto - ha cambiato cinque volte partito e nome del proprio partito, quindi, non c'è nessuna possibilità per la sinistra di superare i voti del centrodestra".
Nei confronti dei ministri che hanno deciso di lasciare il partito, Berlusconi è stato tranchant come qualche giorno fa: "Sono amareggiato dai fuoriusciti. Non pensavo che trovassero un vantaggio ad andare da un'altra parte. Non è mai successo a chi lo ha fatto: Alfano, Bondi, altri. Sono spariti e spariranno anche loro".
Anche sul versante del programma, Berlusconi ha usato i toni prediletti, rivolgendosi alle fasce di popolazione piu' fragili e promettendo provvedimenti a sostegno. Dopo aver annunciato che il centrodestra "sta lavorando a una squadra di governo", ha confermato la proposta di alzare a mille euro le pensioni minime e ha aggiunto altro: "Proponiamo il dentista gratuito - ha affermato - anche per gli impianti costosi, per gli anziani che non hanno la possibilità di averlo. E ci impegniamo a dimezzare i tempi di attesa"
Infine, l'ex premier ha annunciato di voler utilizzare come mai fatto in precedenza lo strumento dei social per la campagna elettorale, rinunciando cosi' ai comizi: "Un recente studio - ha osservato - ha indicato nel 63% degli italiani quelli che si formano la loro opinione politica su Internet, sui social network. Quindi ho deciso di spiegare tutti i punti del nostro programma con delle presenze due volte alla settimana su Internet. Queste mie dichiarazioni sui social dovrebbero essere non superiori a tre minuti, quindi molto concentrate. Ma mi sento in forma - ha concluso - e penso di poter fare delle cose convincenti.