AGI - Con l'arrivo delle prime otto navi straniere nei porti dell'Ucraina per portare fuori dal Paese i prodotti agricoli si concretizza, di fatto, uno dei primi risultati degli sforzi fatti dall'Italia e dal consesso internazionale per sbloccare i corridoi del grano. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in queste settimane ha molto insistito sulla crisi alimentare che rischia di avere un impatto molto forte in tutto il mondo, soprattutto in Africa.
Lo ha fatto anche volando in Turchia per il terzo vertice nella storia dei rapporti tra i governi di Italia e Turchia, primo degli ultimi dieci anni, durante il quale ha avuto un colloquio con il presidente Recep Tayyip Erdogan, figura centrale di mediazione con la Russia negli ultimi mesi di conflitto in Ucraina. "Dobbiamo sbloccare i milioni di tonnellate di grano che sono bloccati nei porti del Mar Nero".
Il raccolto "arriverà alla fine di settembre, e una serie di scadenze diventano sempre più urgenti. Sono scadenze che ci avvicinano regolarmente, inesorabilmente al dramma", aveva già sottolineato il premier nel corso della conferenza stampa seguita all'incontro avuto, insieme a Macron e Scholz, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
E ancora, per citare un altro esempio del continuo impegno su questo fronte, dopo il colloquio con il Primo Ministro israeliano Bennett, aveva sottolineato: "Abbiamo discusso anche del rischio di catastrofe alimentare dovuta al blocco dei porti del Mar Nero. Dobbiamo operare con la massima urgenza dei corridoi sicuri per il trasporto del grano. Abbiamo pochissimo tempo, perché tra poche settimane il nuovo raccolto sarà pronto e potrebbe essere impossibile conservarlo".
Nel frattempo prosegue l'impegno dell'Italia per trovare soluzioni a una possibile crisi derivata dalla sospensione delle forniture del gas dalla Russia. Tra i temi al centro del colloquio del premier Draghi con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - avvenuto dopo che il M5s non ha partecipato al voto sul dl Aiuti - ci sarebbero stati anche i risultati del recente viaggio di Stato del Presidente della Repubblica in Zambia e Mozambico, paese, quest'ultimo partner, significativo per la diversificazione negli approvvigionamenti di gas.