AGI - "Il perdurare di una campagna diffamatoria circa una presunta attività di dossieraggio da parte della comunità di intelligence (in realtà inesistente), mi ha convinto a chiedere al Dis di declassificare il tanto evocato ed equivocato Bollettino sulla disinformazione che avrebbe ispirato il noto articolo apparso sul Corriere della Sera". Lo dichiara il sottosegretario di Stato con delega alla Sicurezza, Franco Gabrielli.
Il Bollettino sulla disinformazione "riguarda un'analisi del fenomeno basata unicamente su fonti aperte e non contiene, considerata la fisiologica diffusione, alcun elemento proveniente da attività di intelligence", spiega Gabrielli.
"Auspico che la lettura integrale" del bollettino sulla disinformazione, "al di là di strumentali veicolazioni parziali, faccia comprendere la reale finalità della sua collazione - in linea con le sollecitazioni dell'Unione Europea, da ultimo con la decisione del Parlamento Europeo del marzo scorso - e porti alla definitiva cessazione di ogni infamante sospetto sull'attività dell'Intelligence nazionale o su fantomatici indirizzi governativi volti a limitare il diritto di informazione, da me, in più circostanze, evocato come vero ed efficace antidoto alla disinformazione".