AGI - Matteo Salvini non rinuncia all'ambizioso - per i critici velleitario - progetto di avere un ruolo nel negoziato per un cessate il fuoco in Ucraina. Incontrando i giornalisti al ricevimento per la Festa della Repubblica, organizzato dalla Prefettura di Milano, il segretario leghista conferma di essere "al lavoro" sul dossier, di coltivare i suoi "contatti" da Roma e Milano e di sperare ancora di poter incontrare Sergei Lavrov.
Un colloquio con il ministro degli Esteri russo, assicura, era l'obiettivo della sua missione, prima che venisse cancellata per le critiche dei partiti di maggioranza e per i dubbi del governo. Per il secondo giorno consecutivo, il capo della Lega, poi, torna a criticare aspramente l'azione messa in campo da Luigi Di Maio alla Farnesina e l'ipotesi di un eventuale interessamento del Copasir sul suo attivismo diplomatico con la Russia, in tempi di guerra.
Suscitando, dopo poco, la dura reazione del capo della diplomazia italiana. Mentre, da parte del comitato parlamentare, è il presidente Adolfo Urso a dover precisare nuovamente che non vi sanno "valutazioni politiche" del Copasir sull'operato del senatore milanese.
D'Urso precisa, Di Maio attacca
"Le critiche di Salvini? Mi sembra un film già visto", attacca Luigi Di Maio. "Ricordate - riprende l'esponente M5s - quando fece cadere il governo Conte I? Iniziò tutto così, criticando i vari ministri del governo fino a staccare la spina. Spero di non rivedere lo stesso film".
"Chi spiegherà poi agli italiani che, a causa di una crisi estiva immotivata, abbiamo bruciato i 200 miliardi del Pnrr?", avverte. "Lavoriamo tutti per la pace, rispettando alleanze e partner internazionali", conclude il ministro degli Esteri.
"Le notizie pubblicate oggi su un quotidiano in merito a indagini del Copasir sulla attività di Matteo Salvini sono del tutto prive di fondamento", dichiara Urso. "Il Copasir è organo di controllo parlamentare sull'operato del governo nel campo della sicurezza della Repubblica e quindi convoca e audisce i componenti dell'esecutivo che hanno competenza in materia e, ovviamente, anche i vertici della intelligence per avere informazioni e valutarne l'operato, nello spirito di piena e leale collaborazione tra gli organi dello Stato", precisa. "Come già ribadito, peraltro, il comitato non fa mai valutazioni politiche di alcun tipo sull'attività dei parlamentari e auspica che da tutti venga preservato il suo profilo istituzionale".
Salvini: continuo a lavorare per la pace
"Conto di fare tutto per avvicinare la pace anche, se serve, parlare con Lavrov. Continuo a lavorare a testa alta e in totale trasparenza per la pace. Agli italiani conviene la pace, non la guerra. Continuo a fare quel che è mio dovere fare", aveva detto Salvini in mattinata, sostenendo che la Lega su questo "è compatta". "Non ho sentito" il ministro degli Esteri russo, Lavrov, aveva aggiunto, "dovevo incontrarlo. Sarebbe stata un'occasione e spero che sia un'occasione importante. Il cessate il fuoco lo chiedi a chi ha cominciato il conflitto. Dialogare con la Russia chiedendo il cessate il fuoco non è un diritto, è un dovere".
"Mi spiace che ci sia gente che parla a vanvera senza muovere un dito. Spero che il governo abbia a cuore la pace, il cessate il fuoco la riapertura del dialogo", aveva poi attaccato il segretario leghista. "E spero che altri colleghi di altri partiti che pontificano facciano almeno una parte di quello che sto facendo io con orgoglio o a testa alta".
"Il ministro degli Esteri italiano - aveva aggiunto - ha presentato uno pseudo piano di pace che è durato un quarto d'ora e poi non si sa in quale cestino sia finito. Non chiedo medaglie o ringraziamenti perché è il mio lavoro ma il diritto di incontrare ambasciatori, ministri, sindaci e governi da capo di un partito che rappresenta milioni di italiani nel nome della pace lo rivendico. A me interessa ottenere il risultato. Che poi lo ottenga da Milano, da Pechino, da Mosca, quella è forma. A me interessa la sostanza".
Riguardo a un eventuale interessamento del Copasir sulle sue attività, aveva poi aggiunto: "Sono sconcertato da ipotesi di inchieste, Copasir, chiarimenti. Come se non fosse diritto di un parlamentare italiano lavorare per la pace con chiunque possa portare la pace".
"La pace merita qualunque tipo di incontro. Tutti sapevano, non so quante decine di volte ho dichiarato che stavo lavorando e incontrando non sostituendomi a nessuno ma aiutando qualcuno", aveva puntualizzato. "Rivendico il diritto di incontrare ambasciatori, ministri, sindaci e governi da capo di un partito che rappresenta milioni di italiani nel nome della pace. Continuerò a farlo tranquillamente. A me interessa raggiungere un risultato. Se lo ottengo da Milano, da Roma, da Pechino o da Mosca, è solo forma; mi interessa la sostanza".
"Salvini, anziché fare polemiche pretestuose e sentire i servizi di sicurezza, dia piuttosto la sua disponibilità ad essere audito dal Copasir, come dovrebbe essere suo dovere politico ed istituzionale, magari anche la prossima settimana, in deroga alla chiusura delle Camere", torna, invece, a chiedere Elio Vito, deputato di Forza Italia e membro del Copasir.
Mentre da Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare del Movimento 5 Stelle e coordinatore del comitato relazioni europee e internazionali del M5s, arriva una strenua difesa di Di Maio. "Con le sue ridicole dichiarazioni Matteo Salvini getta discredito non solo verso il ministro degli Esteri della Repubblica Italiana, ma anche verso l'intero governo italiano di cui fa parte - precisa Castaldo - la verità è che con questi attacchi Salvini vuole sollevare polveroni per coprire l'assordante fallimento della sua pseudo-missione a Mosca che è stata criticata, peraltro, persino dentro il suo partito".