AGI - Sbloccare l'impasse della legge delega sulla concorrenza entro maggio: dopo la lettera inviata alla presidente del Senato, Elisabetta Casellati, il presidente del Consiglio Mario Draghi attende le mosse dei partiti per sbloccare l'impasse sulla riforma delle concessioni balneari, ma non intende derogare da due punti fermi: il provvedimento va approvato entro maggio al Senato e non saranno ammesse nuove proroghe delle concessioni in essere, ma - come prevede la sentenza del Consiglio di Stato - dal 2024 si va a gara.
È il ragionamento fatto anche ai rappresentanti di Coraggio Italia e Italia al centro, incontrati a palazzo Chigi. I quali hanno assicurato il loro sostegno al premier (Italia al centro al Senato conta 10 parlamentari), anche qualora l'intesa dovesse fallire e il governo, come avvertito, dovesse ricorrere alla fiducia.
"È inimmaginabile non votare la fiducia con le bombe che cadono sull'Ucraina la crisi petrolifera ed energetica", dice Giovanni Toti al termine dell'incontro con Draghi sul ddl Concorrenza. Il rischio che si apra una crisi è concreto, riferiscono dal Nazareno: "Uno strappo potrebbe arrivare", viene sottolineato.
In quel caso, il segretario del Pd ha già spiegato che l'unica strada percorribile sarebbe quella del voto anticipato. Il nervosismo dello stato maggiore dem e' forte. Il comportamento della Lega viene definito come "il gioco del poliziotto buono-poliziotto cattivo".
Questa, almeno, è la conclusione a leggere le ultime intemerate di Salvini, si ragiona. Il leader della Lega accusa il segretario Pd, ma anche Giuseppe Conte, di mettere in difficoltà l'esecutivo con quelli che definisce "capricci".
A margine di un evento elettorale a Senago, in provincia di Milano, Salvini sottolinea infatti che "il governo rischia per i capricci del Pd sullo ius soli e il ddl Zan e dei 5 stelle che non vuole i valorizzatori".
Ma è la delega fiscale e la riforma del catasto in essa contenuta a mettere in allarme Salvini: "Il governo rischia se ci sono persone strane che vogliono tener ferma l'Italia, noi la portiamo avanti. L'importante - ha aggiunto - è che nessuno cerchi di reintrodurre dalla finestra le tasse sulla casa che abbiamo fatto uscire dalla porta".
Il riferimento è alla raccomandazione all'Italia arrivata oggi dalla Commissione Europea in cui si dice che occorre "allineare i valori catastali ai valori correnti di mercato".
Un tema, quello del catasto, su cui si era raggiunto un faticoso compromesso tra centrodestra ed esecutivo. Da qui l'irritazione di Salvini.
Al segretario leghista risponde qualche ora dopo Enrico Letta. A margine di una iniziativa elettorale a Catanzaro, Letta segnala che "l'opposizione che Salvini sta facendo al governo ha superato il limite".
E ancora: "Se si chiede a qualunque cittadino italiano cosa pensa e che impressione ha su Salvini e sulla Lega, la maggior parte dicano che, dalle posizioni che prende, è diventato un partito di opposizione. Penso che questa vicenda va chiarita, va chiarita nel senso che su tutti i temi principali ormai Salvini si comporta come un come un rappresentante dell'opposizione, è molto più opposizione Salvini di altri che sono veramente all'opposizione.Lo dico con grande chiarezza e franchezza: così non credo che si potrà andare avanti".
Parole ultimative, alle quali il leader dem fa seguire una conferma della responsabilità del Pd "su tutti i grandi temi, dalle riforme che sono necessarie per avere i soldi del Pnrr a tutte le altre questioni sulle quali non facciamo mancare il nostro sostegno al governo", sarebbe il Pnrr, infatti, la prima vittima di un'eventuale crisi di governo.
"Salvini sta duramente mettendo a rischio la tenuta del governo, sta mettendo a rischio i soldi europei all'Italia. Salvini si sta prendendo la responsabilita', con questa sua azione distruttiva, di mettere in crisi e in difficolta' il governo, l'Italia e soprattutto di mettere a rischio i fondi europei, che sono fondamentali per il nostro Paese e per il Sud", conclude Letta.
"Abbiamo difeso la casa e i risparmi degli italiani, lavoriamo per la pace in Ucraina e per la pace fiscale in Italia. Intanto Letta e il Pd passano il tempo proponendo Ius Soli, Ddl Zan e cambio della legge elettorale. Vivono su Marte o vivono in Italia?", attacca nella controreplica Salvini, che rispedisce l'accusa al mittente: "È Letta che rallenta l'azione dell'esecutivo".
Nel duello si inserisce anche Carlo Calenda che avverte Letta: "Salvini mette a rischio il Governo su Ue tanto quanto Conte su termovalorizzatore. Entrambi su armi agli ucraini. Sono populisti allo stesso modo. Unica coalizione che sostiene Draghi senza se e senza ma è quella di Azione e Più Europa".
Nella maggioranza in diversi non credono che la Lega voglia realmente 'scendere a patti' sui balneari. Un timore che aleggia anche nel governo. E che trovrebbe conferma nelle parole di Roberto Calderoli: "Mi auguro uno stralcio delle norme sulle concessioni delle spiagge dal ddl concorrenza".
Perché, osserva il leghista, "sui balneari occorre più tempo" e senza quelle norme il ddl concorrenza "si può approvare entro maggio", ma "si deve rinviare a dopo quel tema e approvare un testo che metta d'accordo tutti: non c'è solo la Lega contraria".