AGI - "Non commento le parole di Berlusconi. L'Ucraina deciderà che cosa accettare, chi sono io per imporre all'Ucraina cosa accettare e cosa non accettare? Il mio obiettivo è mettere attorno a un tavolo le due parti, e poi decideranno loro". A dirlo è il segretario della Lega, Matteo Salvini, a margine di un evento a Milano.
"L'Ucraina deciderà per suo conto, senza influenze esterne, non sono io o qualcun altro che può dire a loro che cosa. Il dramma vero è che stiamo parlando di una trattativa che non c'è e di richieste che non ci sono. Il mio obiettivo è creare questo momento di confronto, può essere a Istanbul, a Roma, Pechino, su una nave, anche perché io non so che cosa abbia Zelensky da chiedere o che cosa Putin abbia da chiedere, l'obiettivo è mettere tutti attorno a un tavolo", ha aggiunto l'ex ministro.
"Ho l'impressione - conclude Salvini - che qualcuno abbia voglia che la guerra vada avanti per tre, quattro, cinque, sei, sette mesi. L'interesse dell'Italia è invece esattamente opposto: chi pensa di continuare ad armare la guerra per altri mesi fa il male dell'Ucraina, della Russia ma soprattutto fa il male dell'Europa e dell'Italia in primis. Io poi non metterò becco sulle richieste di Putin, di Zelensky, non ho idea di che cosa vorranno".